Pedofilia, Monsignor Viganò e le accuse a Papa Francesco: «Nessuna vendetta, corruzione ai vertici della Chiesa»

Pedofilia, Monsignor Viganò e le accuse a Papa Francesco: «Nessuna vendetta, corruzione ai vertici della Chiesa»

di Simone Pierini
«Nessuna vendetta e nessun rancore». Lo dice l'ex Nunzio in Usa, mons. Carlo Maria Viganò in una intervista rilasciata al giornalista Aldo Maria Valli per il suo blog. 

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«Forse perché sono ingenuo e portato a pensare sempre il bene per le persone - dice Viganò - ma soprattutto riconosco che è un dono che mi ha fatto il Signore, non ho mai avuto sentimenti di vendetta o di rancore in tutti questi anni in cui sono stato messo alla prova da tante calunnie e falsità sul mio conto. Come ho scritto all'inizio della mia testimonianza, avevo sempre creduto che la gerarchia della Chiesa avrebbe trovato in se stessa le risorse per sanare tanta corruzione»

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«Ho parlato perché oramai la corruzione - è la versione dell'ex Nunzio - è arrivata ai vertici della gerarchia della Chiesa. Mi rivolgo ai giornalisti: perché non chiedono che fine ha fatto la cassa di documenti che, l'abbiamo visto tutti, fu consegnata a Castelgandolfo da Papa Benedetto a Papa Francesco.

Sul fatto che venne tirato in ballo sul caso Vatileaks, Viganò risponde: «Io il corvo? Come avete visto con la mia testimonianza, sono solito fare le cose alla luce del sole! Io all'epoca da tempo ero a Washington e certo avevo altro a cui pensare». Altra annotazione che è stata fatta sui media riguarda un suo presunto rancore per non essere diventato cardinale. «Posso affermare con tutta sincerità davanti a Dio - replica l'ex ambasciatore vaticano - di aver di fatto rinunciato ad essere cardinale».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 29 Agosto 2018, 13:58
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