Patrizia, picchiata dall'uomo che stava per sposare: è in fin di vita. Lui nel 2008 uccise la cognata a martellate

Bastiano Secci, in stato di fermo, era uscito da 3 anni dal carcere per l'omicidio della cognata

Patrizia, picchiata dall'uomo che stava per sposare: è in fin di vita. Lui nel 2008 uccise la cognata a martellate

di Redazione Web

Patrizia avrebbe dovuto sposarsi con il suo compagno, Bastiano Secci, tra poche settimane, ma adesso si trova ricoverata nel reparto di Rianimazione dell'ospedale San Francesco di Nuoro in condizioni gravissime. La donna, una 50enne di Irgoli, è stata brutalmente picchiata dal suo futuro marito nella notte fra sabato 11 e domenica 12 marzo, all'interno della loro abitazione. 

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Tentato omicidio

L'uomo, un 55enne, è accusato di tentato omicidio e, adesso, gli inquirenti indagano per capire cosa abbia scatenato la furia omicida. Bastiano Secci ha infierito sulla compagna con inaudita e terribile violenza e, stando a quanto emerso, i due si sarebbero presto sposati. Entrambi separati e lei con due figli, stavano per avviare le pratiche in Comune per la celebrazione delle nozze

Arrestato

Bastiano Secci è adesso in stato di fermo nel carcere Badù e Carros di Nuoro. Il pm che coordina le indagini ha chiesto la convalida del fermo e nella giornata di domani, martedì 14 marzo, l'uomo sarà raggiunto in carcere dal gip per l'interrogatorio di garanzia. Il violento pestaggio è avvenuto nella casa della donna che è stata soccorsa dai vicini ai quali aveva chiesto aiuto. Ha riportato diversi traumi: non sarebbe in pericolo di vita, ma i medici non hanno ancora sciolto la prognosi. L'uomo è stato fermato dai carabinieri nella sera di domenica, a diverse ore di distanza dall'aggressione. E, secondo quanto emerso dalle indagini, l'uomo aveva già scontato 16 anni di reclusione per l'omicidio della cognata, Maria Antonietta Masala, uccisa a martellate a Orosei nel 2008.

Era uscito dal carcere tre anni fa.

«Ferma condanna»

«Ferma condanna da parte mia e dell'amministrazione comunale su questa tragedia - le parole del sindaco di Irgoli Ignazio Porcu -. Fatti del genere mettono in discussione il sistema della rieducazione in carcere al quale bisognerebbe affiancare cure di tipo medico per evitare il ripetersi di certe situazioni. Cercheremo di stare vicini alla famiglia della donna che ci auguriamo guarisca al più presto e ci prenderemo cura dei due figli se dovessero avere bisogno di qualsiasi cosa».


Ultimo aggiornamento: Lunedì 13 Marzo 2023, 21:02
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