Parrucchieri ed estestiste riaperti dal sindaco di Santa Lucia di Piave: dietrofront dopo la lettera del Prefetto

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Parrucchieri e estetisti riaperti in anticipo rispetto a giugno, ma scoppia la bufesa. Il sindaco di Santa Lucia di Piave in Veneto, Riccardo Szumski, ha inviato ieri a parrucchieri, acconciatori ed estetisti una autorizzazione scritta e protocollata dai suoi uffici che avrebbe consentito l'apertura «delle attività lavorative a partire dal 4 maggio 2020».

Poi ha fatto retromarcia di fronte ad una lettera della prefettura in cui si sottolineava che non aveva nè facoltà nè potere per farlo e che avrebbe violato il Dpcm. Ha spiegato di avere avuto «una minaccia di diffida. Ho quindi fatto marcia indietro non tanto per me ma per le conseguenze che avrebbero potuto patire i titolari degli esercizi, in tutto una decina. Le norme che impediscono la riapertura sono comunque costituzionalmente illegittime - ha aggiunto Szumski - e proveremo a superarle in qualche altro modo».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 1 Maggio 2020, 09:41
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