Parcheggiatore abusivo rifiuta lavoro da 1.500 euro: «Con Reddito di cittadinanza e l'attività a nero guadagno di più»

La video denuncia pubblicata dal deputato Borrelli su Facebook

Parcheggiatore abusivo rifiuta lavoro da 1.500 euro: «Con Reddito di cittadinanza e l'attività a nero guadagno di più»

Il parcheggiatore abusivo rifiuta un lavoro a tempo indeterminato. Un video pubblicato su TikTok e ricondiviso dal deputato per Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli, sta facendo discutere in queste ore. Protagonisti due finti imprenditori che offrono un'occupazione regolare a un lavoratore a nero. La risposta li lascia senza parole: «Non mi conviene».

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Cosa è successo

Difficile verificare la veridicità del video, che descrive però una situazione verosimile. «Tanti cittadini ci hanno inviato un video virale che immortala due persone offrire un lavoro onesto ad un parcheggiatore abusivo - scrive Borrelli sulla sua pagina Facebook dove denuncia abusi a Napoli e in provincia - Una paga da 1.500 euro rifiutata per continuare a vivere nell’illegalità e intascare, illecitamente, sussidi dello Stato come il Reddito di Cittadinanza o gli assegni familiari».

«Non sappiamo se si tratti di qualcosa di totalmente reale o di finzione - continua il deputato - sta di fatto che quanto immortalato nel video è la condizione reale che vivono oggi i parcheggiatori abusivi, che ogni giorno estorcono decine di migliaia di euro agli automobilisti, incassati a nero e spesso per conto della camorra, e beneficiano pure indebitamente dell’assistenza dello Stato, portando a casa molti più soldi di un onesto lavoratore.

Ci faremo promotori alla Camera di una proposta di legge per consentire alla polizia di poter accedere rapidamente alle pratiche per l’erogazione del Reddito di Cittadinanza di questi parassiti e ai conti correnti dei loro familiari. Bisogna fargli sentire il fiato sul collo, per debellare questa piaga spesso legata alla camorra c’è bisogno di una lotta serrata e di tolleranza zero».


Ultimo aggiornamento: Lunedì 9 Gennaio 2023, 09:08
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