La carne è debole. Per tutti. Lo sa anche Papa Francesco che però – non è la prima volta – lunedì scorso ha lanciato un monito contro le tentazioni e in particolare quelle della pornografia on line ad un’assemblea di seminaristi e giovani sacerdoti che studiano a Roma. La Santa Sede ne ha dato notizia ieri. Il Papa ha messo in guardia tutti, senza remore, anche i “suoi”. Ma non è stato un j’accuse, non ha invitato a scagliare il primo mouse chi, in abito religioso, non abbia ceduto alla tentazione pornodigitale.
«È un vizio che ha tanta gente, tanti laici, tante laiche, e anche sacerdoti e suore. Il diavolo entra da lì. E non parlo soltanto della pornografia criminale come quella degli abusi dei bambini, dove tu vedi dal vivo casi di abusi: questa è già degenerazione. Ma della pornografia un po’ “normale”. Cari fratelli, state attenti». Tutto è nato dalla domanda “innocua” di uno dei seminaristi presenti all’incontro: «Santo Padre, l’odierna generazione di sacerdoti e seminaristi è immersa nel mondo digitale e dei social media. Come possiamo imparare a usare questi strumenti come opportunità per condividere la gioia di essere cristiani, senza dimenticare la nostra identità o essere troppo esposti e arroganti?».
Il Papa ha risposto con la franchezza che gli è solita: «Credo che queste cose si debbano usare, perché è un progresso della scienza, fanno un servizio per poter progredire nella vita.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 3 Novembre 2022, 16:33
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