Papa Luciani beato: l'applauso della folla in Piazza San Pietro, la festa a Canale d'Agordo

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Un grande applauso si è levato dalla folla di fedeli in Piazza San Pietro quando papa Francesco ha pronunciato la formula di beatificazione di Giovanni Paolo I e mentre veniva svelato sulla facciata di San Pietro l'arazzo col ritratto di papa Luciani realizzato su dipinto dell'artista iperrealista cinese Yan Zhang.

Le festa del nuovo beato sarà il 26 agosto, giorno dell'elezione, nel 1978, di papa Giovanni Paolo I.

Papa Luciani, oggi beato: quella guarigione miracolosa. L'attesa in Vaticano

La celebrazione

Dopo la richiesta di beatificazione pronunciata dal vescovo di Belluno-Feltre mons. Renato Marangoni e la biografia del nuovo beato letta dal postulatore della causa, card. Beniamino Stella, papa Francesco ha scandito, in latino: «Noi, accogliendo il desiderio del nostro fratello Renato Marangoni, vescovo di Belluno-Feltre, di molti altri fratelli nell'Episcopato e di molti fedeli, dopo aver avuto il parere del Dicastero delle Cause dei Santi, con la nostra autorità apostolica concediamo che il venerabile servo di Dio Giovanni Paolo I, papa, d'ora in poi sia chiamato Beato e che sia celebrato ogni anno nei luoghi e secondo le regole stabilite dal diritto, il 26 agosto. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo».

 

La festa a Canale d'Agordo

Sono suonate lungamente a festa stamane le campane di Canale d'Agordo, la località bellunese da cui era originario Papa Luciani, da oggi Beato. In questo piccolo angolo delle Dolomiti splende il sole e tutto il paese si è riunito in piazza, dedicata proprio a Luciani, per seguire attraverso il maxischermo la cerimonia a San Pietro.

Un centinaio di fedeli della cittadina bellunese si trovano a Roma per assistere in presenza l'evento, altri trecento si sono mossi con i pullman alla volta di Roma da tutta la Diocesi di Belluno.

Presenti nel piazzale il Presidente del Veneto Luca Zaia e il ministro bellunese Federico D'Incà. «Per noi è una giornata di grande festa - dice all'ANSA Claudia, segretaria del museo dedicato al nuovo Beato, aperto per tutta la gionata - in piazza c'è chi, soprattutto tra gli anziani, si è voluto accomodare davanti al maxischermo ben più di un'ora prima».

Impossibile parlare con il parroco don Matteo, che dal primo mattino non si è fermato un attimo, correndo ovunque, per essere sicuro che la macchina organizzativa funzionasse a dovere. Tra i più emozionati c'è il signor Dante, quasi novantenne, molto legato al 'Papa del sorrisò negli anni del'infanzia.

Sono suoi, tra l'altro, molti dei reperti che raccontano la storia di Giovanni Paolo I e dei suoi 33 giorni sul soglio di Pietro, custiditi nel museo come donazione. Alle finestre che si affacciano sulla piazza sono state appese da tutti i cittadini le bandiere del Vaticano.

Il miracolo

Il miracolo attribuito a Luciani riguarda la guarigione di Candela Giarda, ragazza argentina affetta da grave encefalopatia guarita grazie al miracolo attribuito ad Albino Luciani.

La guarigione di Candela, all'epoca undicenne, è  avvenuta il 23 luglio 2011 a Buenos Aires.

Bergoglio: Attenti a salvatori che approfittano delle paure della società

«Specialmente nei momenti di crisi personale e sociale, quando siamo più esposti a sentimenti di rabbia o siamo impauriti da qualcosa che minaccia il nostro futuro, diventiamo più vulnerabili; e, così, sull'onda dell'emozione, ci affidiamo a chi con destrezza e furbizia sa cavalcare questa situazione, approfittando delle paure della società e promettendoci di essere il 'salvatore' che risolverà i problemi, mentre in realtà vuole accrescere il proprio gradimento e il proprio potere, la propria figura, la propria capacità di avere le cose in pugno».

Lo ha detto papa Francesco nella messa di beatificazione di Giovanni Paolo I. Commentando nell'omelia il Vangelo del giorno, il Pontefice si è chiesto «cosa farebbe un astuto leader nel vedere che le sue parole e il suo carisma attirano le folle e aumentano il suo consenso. Capita anche oggi».

Ma, ha continuato, «lo stile di Dio è diverso, perché Egli non strumentalizza i nostri bisogni, non usa mai le nostre debolezze per accrescere sé stesso. A Lui, che non vuole sedurci con l'inganno e non vuole distribuire gioie a buon mercato, non interessano le folle oceaniche. Non ha il culto dei numeri, non cerca il consenso, non è un idolatra del successo personale».

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Ultimo aggiornamento: Lunedì 5 Settembre 2022, 22:11
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