Papa Francesco: «Benedetto XVI è molto malato, preghiamo per lui». L'improvviso aggravamento per l'età

Papa Francesco ha tenuto l'udienza generale, l'ultima del 2022, nell'Aula Paolo VI: il pontefice è stato accolto dall'ovazione dei fedeli

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Il Papa emerito Benedetto XVIJoseph Ratzinger, è molto malato. A dirlo è Papa Francesco, che al termine dell'udienza generale ha lanciato un appello drammatico ai fedeli: «Vorrei chiedere a tutti voi una preghiera speciale per il Papa emerito Benedetto, che nel silenzio sta sostenendo la Chiesa. Ricordarlo, è molto ammalato, chiedendo al Signore che lo consoli, che lo sostenga in questa testimonianza di amore alla Chiesa, fino alla fine». 

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Come sta il Papa emerito Ratzinger

«In merito alle condizioni di salute del Papa emerito, per il quale Papa Francesco ha chiesto preghiere al termine dell'udienza generale di questa mattina, posso confermare che nelle ultime ore si è verificato un aggravamento dovuto all'avanzare dell'età». Lo comunica ai giornalisti il direttore della Sala stampa Matteo Bruni. «La situazione al momento resta sotto controllo, seguita costantemente dai medici. Al termine dell'udienza generale Papa Francesco si è recato al monastero Mater Ecclesiae per visitare Benedetto XVI. Ci uniamo a lui nella preghiera per il Papa emerito». 

Papa Francesco all'udienza generale

Papa Francesco ha tenuto l'udienza generale, l'ultima del 2022, nell'Aula Paolo VI: il pontefice, accolto dall'ovazione dei fedeli, ha fatto ingresso dall'ingresso sul palco, e si è diretto verso la sua postazione camminando appoggiandosi a un bastone. «Stiamo attenti a non scivolare nella caricatura mondana del Natale, ridotta a una festa consumistica e sdolcinata», ha detto dedicando una meditazione su «Il Natale con San Francesco di Sales», in occasione del quarto centenario della morte. «No, l'amore di Dio non è mieloso, ce lo dimostra la mangiatoia di Gesù - ha sottolineato il Pontefice -. Non è un buonismo ipocrita che nasconde la ricerca dei piaceri e delle comodità».

«I nostri vecchi che avevano conosciuto la guerra e anche la fame lo sapevano bene: il Natale è gioia e festa, certamente, ma nella semplicità e nell'austerità», ha aggiunto. «Un altro aspetto che risalta nel presepe è la povertà, intesa come rinuncia ad ogni vanità mondana - ha proseguito -. Quando noi vediamo i soldi che si spendono per la vanità! Tanti soldi per la vanità mondana! Tanti sforzi, tante ricerche per la vanità!». «Gesù, il Re dell'universo, non si è mai seduto su un trono: è nato in una stalla, avvolto in fasce e adagiato in una mangiatoia; e alla fine è morto su una croce e, avvolto in un lenzuolo, è stato deposto nel sepolcro», ha ricordato il Papa.

E a proposito della mangiatoia ha spiegato che «questo segno ci mostra lo 'stile' di Dio, che è vicinanza, compassione e tenerezza.

Con questo suo stile, Dio ci attira a sé. Non ci prende con la forza, non ci impone la sua verità e la sua giustizia, non fa proselitismo con noi. No, vuole attirarci con l'amore, con la tenerezza». E non con «un amore possessivo ed egoistico, come purtroppo è tanto spesso l'amore umano». Francesco ha infine indicato «un grande insegnamento, che ci viene da Gesù Bambino attraverso la sapienza di San Francesco di Sales: non desiderare nulla e non rifiutare nulla, accettare tutto quello che Dio ci manda». «Ma attenzione! Sempre e solo per amore, perché Dio ci ama e vuole sempre e solo il nostro bene», ha concluso. Il Pontefice, a proposito del quarto centenario della morte di San Francesco di Sales, ha annunciato «che oggi viene pubblicata la Lettera Apostolica che commemora tale anniversario. Si intitola 'Tutto appartiene all'amore', riprendendo un'espressione caratteristica del Santo Vescovo di Ginevra».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 29 Dicembre 2022, 14:22
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