Paolo Castellani condannato a 24 anni di carcere: uccise la moglie con 71 coltellate dopo il rifiuto di una carezza

Il femminicidio a Codroipo il 15 giugno 2022

Paolo Castellani condannato a 24 anni di carcere: uccise la moglie con 71 coltellate dopo il rifiuto di una carezza

di Redazione web

Paolo Castellani, magazziniere 45enne reo confesso dell'omicidio della moglie Elisabetta Molaro, assicuratrice 40enne, è stato condannato a 24 anni di reclusione dalla Corte di Assise di Udine, che ha accolto la richiesta della Procura. L'omicidio è avvenuto nel giugno dello scorso anno, quando la donna fu uccisa con 71 coltellate nella casa di Codroipo in cui i coniugi - che si stavano separando - vivevano con le due figlie piccole. A scatenare la furia omicida, il rifiuto da parte della moglie di una carezza. 

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La tempesta emotiva

 

Le aggravanti e le attenuanti sono state considerate equivalenti. Il legale di parte civile, durante l'arringa, aveva fatto un appello all'assassino, affinché si togliesse dal dito la fede nuziale, «per esaudire l'ultimo desiderio della moglie defunta quando era in vita». La difesa aveva, invece, sottolineato «la puntualità esemplare nella ricostruzione dei fatti sul piano criminogeno da parte della Procura», rimarcando come «purtroppo la tempesta emotiva abbia invertito la direzione dei fendenti, che lui voleva rivolgere contro di sé. Un modo per punirla».

L'avvocato dell'uomo aveva concluso sottolineando come non ci fosse stata «efferatezza e neppure gelosia, ritorsione o premeditazione. Qui, le coltellate sono contestualizzate e conseguenziali alla tempesta emotiva. Il delitto è stato commesso con dolo d'impeto». 

 

«Con Elisabetta sono morto anch'io»

«Mi dispiace tantissimo che persone a cui avevo dedicato parte della mia vita e che ritenevo amiche, come mia suocera, nutrano ancora dell'astio nei miei confronti. So che ciò che ho fatto è un gesto irreparabile. Quel giorno è morta Elisabetta e sono morto anch'io». Sono le dichiarazioni rese spontaneamente nell'aula di Tribunale da Paolo Castellani. «Mi spiace che il mio grido di aiuto a mantenere unita la famiglia, che avevo costruito negli anni, sia stato scambiato per ossessione», ha concluso brevemente Castellani, che ha chiesto, e ottenuto, la parola dopo la testimonianza della suocera.

 

Ultimo aggiornamento: Sabato 4 Marzo 2023, 09:43
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