La pandemia delle disuguaglianze: aumentano i poveri, ma spuntano 13 nuovi miliardari

La denuncia di una divario sempre maggiore tra ricchi e poveri arriva da Oxfam

La pandemia delle disuguaglianze: aumentano i poveri, ma spuntano 13 nuovi miliardari

di Niccolò Dainelli

La pandemia ha reso ancor più distanti i ricchi dai poveri. Le disuguaglianze nella nostra Italia, sono sempre più marcate e il rapporto Oxfam evidenzia come la quota di ricchezza dell'1% più ricco della popolazione superi di oltre 50 volte quella posseduta dal 20% della popolazione più povera. Nel periodo da marzo 2020 a novembre 2021 il numero dei miliardari italiani nella Lista Forbes conta 13 new entry e il valore aggregato del patrimonio dei più ricchi è cresciuto del 56%, toccando quota 185 miliardi di euro.

Leggi anche > Omicron, un caso in Cina: «Virus arrivato con una lettera via posta dal Canada, non comprate all'estero»

Tredici miliardari in più in meno di due anni. La nuova lista dei «paperoni» italiani è sempre più cospicua.Nei primi due anni di pandemia i 10 uomini più ricchi del mondo hanno più che raddoppiato i loro patrimoni, passati da 700 a 1.500 miliardi di dollari, al ritmo di 15.000 dollari al secondo, 1,3 miliardi di dollari al giorno. Nello stesso periodo 163 milioni di persone sono cadute in povertà a causa della pandemia. La denuncia arriva dal rapporto di Oxfam «La pandemia della disuguaglianza», in occasione dell'apertura dei lavori del World Economic Forum di Davos. Numeri che non esentano l'Italia: secondo Oxfam, dopo un 2020 in cui oltre milione di individui e 400.000 famiglie sono sprofondati nella povertà, è continuata a crescere la concentrazione della ricchezza.

Una pandemia delle diseguaglianze in cui le banche centrali sono intervenute pompando migliaia di miliardi per sostenere l'economia. «Ma gran parte di queste risorse - dice Gabriela Bucher, direttrice di Oxfam International - sono finite nelle tasche dei miliardari che cavalcano il boom del mercato azionario». Poi c'è il boom degli utili nel settore farmaceutico, «fondamentale nella lotta alla pandemia, ma succube alla logica del profitto e restio alla sospensione temporanea dei brevetti» per aumentare la produzione di vaccini e salvare vite nei paesi più poveri.

Secondo Oxfam, i monopoli detenuti da Pfizer, BioNTech e Moderna hanno permesso di realizzare utili «per 1.000 dollari al secondo e creare cinque nuovi miliardari». Al contempo «meno dell'1% dei loro vaccini ha raggiunto le persone nei Paesi a basso reddito».

La percentuale di persone con COVID-19 che muore a causa del virus nei Paesi in via di sviluppo - denuncia la Ong - è circa il doppio di quella dei Paesi ricchi, mentre ad oggi nei Paesi a basso reddito è stata vaccinata appena il 4,81% della popolazione.

Ma chi sono i «Paperoni» nostrani?

Dando un'occhiata alla Lista di Forbes, l'italiano più ricco in assoluto è Giovanni Ferrero, amministratore delegato dell'omonima industria famosa soprattutto per la Nutella: la sua ricchezza è stimata in 35,1 miliardi di dollari, una fortuna che gli vale il 40esimo posto nella lista degli uomini più ricchi del mondo. Il secondo uomo più ricco d'Italia e il 62esimo al mondo è, invece, Leonardo Del Vecchio, fondatore e presidente di Luxottica, con una ricchezza di 25,8 miliardi di dollari. Segue l'imprenditore Stefano Pessina, 234esimo al mondo, la cui ricchezza è valutata da Forbes in circa 9,7 miliardi di dollari.

Con un patrimonio di 9,1 miliardi al quarto posto c'è invece Massimiliana Landini Aleotti, prima donna nella classifica del Bel Paese e anche la più ricca del settore farmaceutico, che negli ultimi mesi è tornata in cima alla lista dei «paperoni» italiani. Il quinto italiano più ricco è invece il celebre stilista Giorgio Armani (7,7 miliardi di dollari), seguito da Silvio Berlusconi e la sua famiglia (7,6 miliardi) e da Augusto e Giorgio Perfetti, proprietari dell'azienda Perfetti Van Melle, produttrice di caramelle e gomme da masticare.

Chiudono la Top Ten: Giuseppe De Longhi, all'ottavo posto, seguito da Gustavo Denegri con un patrimonio da 5,1 miliardi e Patrizio Bertelli, amministratore delegato del gruppo Prada, con una ricchezza stimata attorno ai 4,6 miliardi di euro. 


Ultimo aggiornamento: Martedì 18 Gennaio 2022, 07:41
© RIPRODUZIONE RISERVATA