Lo psichiatra: «Pamela borderline, con forte dipendenza da droga»
Processo Pamela, la compagna di Oseghale non si presenta in aula
Dalle celle telefoniche agganciate e dai tabulati emerge la possibilità che, in alcuni orari, Awelima e Desmond, per i quali la procura ha chiesto l'archiviazione per il delitto, fossero in quella casa: «Dall'analisi fatta il 30 gennaio Lucky Desmond può trovarsi presso la casa di Oseghale tra le 11.47 e le 11.50 e dalle 14.07 alle 14.09» perché in quegli orari il telefono aggancia le celle tipiche dell'abitazione di Oseghale. Ovviamente si tratta solo di una possibilità, hanno spiegato gli esperti, e in altri orari non ci sono elementi per poterlo affermare né escludere. Nel pomeriggio del 30 gennaio, infine, «Awelima Lucky poteva trovarsi nell'abitazione di Oseghale per una permanenza massima di 20-30 minuti».
Pamela, «due nuovi indagati per violenza sessuale».
Ecco chi sono
Dai tabulati del telefono di Oseghale emergono anche le numerose chiamate e gli sms ricevuti dalla compagna, Michela Pettinari, il pomeriggio del 30 gennaio: «Anche dalle verbalizzazioni emerge la convinzione della Pettinari che Oseghale fosse in compagnia di una donna», ha spiegato il procuratore di Macerata Giovanni Giorgio. «Nulla di nuovo né di clamoroso», ha commentato l'avvocato Simone Matraxia, legale di Innocent Oseghale, in una pausa del processo. Il fatto che il 30 gennaio nel pomeriggio Oseghale fosse in casa «è un fatto notorio, ammesso anche dall'imputato quindi non è altro che un riscontro al suo racconto».
QUATTRO DNA SU CORPO E VALIGIA, UNO È DI OSEGHALE Nel corso della deposizione del maggiore del Ris Luca Gasparollo, ascoltato come teste, è emerso che sono quattro i profili di dna trovati nel corso degli accertamenti del Ris sul corpo di Pamela Mastropietro e sulle valigie in cui sono stati ritrovati i resti della ragazza: un dna è riconducibile a Innocent Oseghale, imputato nel processo davanti alla Corte di Assise di Macerata.
Un secondo dna, è riconducibile al tassista argentino che conobbe Pamela la sera prima del giorno della morte, mentre altri due profili di dna sono rimasti ignoti. Tuttavia un profilo ignoto è stato rilevato solo «nel tamponamento della lingua e in mistura» con il profilo di dna dell'imputato e non su altri reperti, l'altro profilo è stato trovato «sul trolley». Nel corso dell'udienza sono stati ascoltati anche altri carabinieri del Ris sui rilievi dattiloscopici, tossicologici ed effettuati sul corpo della ragazza.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 13 Marzo 2019, 17:41
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