Pamela, testimoni inchiodano i nigeriani: "Volevano comprare acido per sciogliere il cadavere". Oseghale: "Non l'ho uccisa"

Pamela, testimoni inchiodano i nigeriani: "Volevano comprare acido per sciogliere il cadavere". Oseghale: "Non l'ho uccisa"
Nuovi elementi. Avrebbero voluto comprare acido per sciogliere il cadavere di Pamela Mastropietro, Innocent Oseghale e Desmond Lucky, due dei quattro indagati per la morte della 18enne romana fatta a pezzi e trovata dentro due trolley nelle campagne di Pollenza (Macerata).



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Il particolare, di cui ha preso atto il gip Giovanni Maria Manzoni nell'ordinanza di convalida del fermo, sarebbe stato confermato dal titolare e da una commessa del negozio dove poi i due - riconosciuti dai testimoni - acquistarono invece candeggina allo scopo, secondo l'accusa, pulire perfettamente i resti del corpo oltre alle tracce nell'appartamento di via Spalato 124 a Macerata. Desmond, difeso dell'avv. Gianfranco Borgani, sostiene invece di non essere mai stato nel negozio e neanche nell'abitazione.

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OSEGHALE, 'NON HO UCCISO'. ALTRI ESAMI SU CORPO  Mentre a Roma sono stati eseguiti altri esami medico legali da periti di parte dei familiari per fugare ogni dubbio sulla morte di Pamela Mastropietro, Innocent Oseghale, 29 anni, dal carcere, continua a negare l'accusa di omicidio della 18enne romana fatta a pezzi e abbandonata in due trolley a Pollenza. «Non ho ucciso la ragazza», ha ripetuto oggi in carcere ad Ancona al suo nuovo legale, l'avv. Simone Matraxia di Ascoli Piceno. Il nigeriano, indagato insieme ad altri tre connazionali - i fermati Desmond Lucky, 22 anni, Lucky Awelima, 27 anni, e un quarto a piede libero - sostiene che la ragazza sarebbe andata in overdose di eroina nel suo appartamento di via Spalato a Macerata e che lui sarebbe fuggito. Per gli inquirenti invece si è trattato di un «omicidio efferato». E anche il gip Giovanni Maria Manzoni, nell'ordinanza con cui ha convalidato i fermi di Lucky e Awelima, ha preso atto delle risultanze preliminari dell'esame medico legale che dà conto di ferite (alla testa e al fegato) inferte quando il corpo era «vitale». Ferite non mortali, insiste però il difensore di Desmond Lucky, avv. Gianfranco Borgani, rilanciando l'ipotesi «molto credibile» del decesso per overdose da eroina. Di overdose si è parlato anche in uno scambio di telefonate in cui Oseghale avrebbe chiesto consiglio al quarto indagato perché la ragazza ospite a casa sua «stava male». Per saperne di più bisognerà attendere il deposito della perizia medico legale, così come elementi più precisi sull'eventuale ruolo svolto dagli indagati arriveranno dai responsi degli esami dei Ris dei carabinieri di Roma in arrivo nel giro di una settimana. Le tracce biologiche trovate sul corpo di Pamela potrebbero avvalorare la tesi di un'aggressione sessuale: la ragazza però aveva avuto un rapporto il giorno prima e solo la comparazione del dna potrà confermare l'ipotesi. Il quadro degli elementi comunque si amplia. Il secondo trolley contenente il cadavere - il primo era della vittima - lo avrebbe portato Desmond, dei testimoni raccontano di averli visti insieme chiedere dell'acido in un negozio e poi acquistare candeggina. Che sarebbe poi servita a pulire il corpo e cancellare le tracce. Di Awelima il giudice ha considerato la presenza in via Spalato, confermata dall'aggancio della cella in zona per diverse ore quel giorno. Ma anche la presunta fuga in Lombardia: lui, muto davanti al gip, ha detto al difensore di essere andato dalla moglie, a Cremona, per trovare un posto dove vivere insieme. Tramonta invece il 'casò della compagna italiana di Oseghale, che ha nuovamente confermato le dichiarazioni rese in prima battuta ai carabinieri. Intanto il 18 febbraio Macerata scenderà in piazza, per una manifestazione promossa dal Comune e condivisa da tanti enti e sigle per dare conto di una città che «è libera. Non violenta, antirazzista e antifascista», una settimana dopo il corteo della discordia.

LUCKY E AWELIMA IN CARCERE ANCHE PER ORDINE PUBBLICO Ci sono anche motivi di ordine pubblico alla base della decisione del gip di Macerata Giovanni Maria Manzoni di far rimanere in carcere Desmond Lucky e Lucky Awelima, i due nigeriani indagati insieme a Innocent Oseghale e ad un quarto uomo per la morte di Pamela Mastropietro.

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Non si tratta di una motivazione 'tecnicà, spiegano alcuni legali delle difese, ma nell'ordinanza c'è un passaggio che fa riferimento a questo aspetto, che ha colpito gli avvocati. Un tema particolarmente avvertito a Macerata, città ancora traumatizzata dopo il tiro al bersaglio contro i migranti di colore messo in atto da Luca Traini.
 
 


AWELIMA, "FUGA? DICE CERCAVA SISTEMAZIONE CON MOGLIE" Andava in Lombardia per cercare un posto dove vivere con la moglie dalla quale è separato 'forzatamentè da mesi perché lei è in un centro d'accoglienza a Cremona mentre lui sta a Macerata. Si sarebbe giustificato così con il difensore Giuseppe Lupi - è invece rimasto in silenzio davanti al gip - Lucky Awelima, 27 anni, indagato con altri tre nigeriani per la morte di Pamela Mastropietro, la 18enne romana uccisa e fatta a pezzi lo scorso 30 gennaio a Macerata. Era stato fermato il 9 febbraio alla stazione di Milano dai carabinieri che seguivano la traccia del telefonino. La Procura ritiene stesse fuggendo e il gip ha considerato questo fatto per la convalida. In un dialogo al telefono carpito dai carabinieri, avrebbe ipotizzato di partire in Svizzera: lui, sempre secondo il legale, sostiene che era l'interlocutore a volerci andare. Quel giorno si sentì con l'altro indagato Innocent Oseghale - altro elemento a carico - e il suo telefono, il 30 gennaio, agganciò per ore la 'cella' di via Spalato.

Minniti: "Pagheranno". «Dobbiamo stare vicini ai familiari di Pamela: quel suo sorriso è il sorriso dei nostri figli.
Le indagini vanno avanti e ci sarà fermezza nell'inchiodare i colpevoli alle loro responsabilità. Pagheranno fino all'ultimo giorno, non per vendetta ma per giustizia e in questo caso la legislazione premiale non ha nessuna ragione di essere». Così il ministro dell'Interno, Marco Minniti, durante la registrazione di Porta a Porta.

Ultimo aggiornamento: Giovedì 15 Febbraio 2018, 21:19
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