Papà uccide il figlio di cinque anni soffocandolo in auto, assolto in appello: «Incapace di intendere e volere»
Imeri, il 4 gennaio 2018, aveva ucciso il figlio Hamid tappandogli naso e bocca con le mani per impedirgli di respirare. Durante il primo interrogatorio aveva parlato di una forza sovrannaturale che lo aveva spinto ad uccidere il figlio. Insieme erano usciti di casa e lo aveva fatto salire in auto per andare a comprare le sigarette. Ma proprio sotto l'abitazione aveva messo fine alla vita del figlioletto.
La difesa, sostenuta dall'avv. Raffaele Sebastianelli, aveva scelto in primo grado di procedere con il rito abbreviato condizionato dalla perizia psichiatrica che anche il difensore ha fatto fare (allo psichiatra Massimo Melchiorre) e che aveva rilevato una totale incapacità di intendere e di volere del 27enne, recluso nel carcere di Montacuto dal giorno dell'arresto. La Corte di Assise d'Appello ha deciso che dovrà passare dieci anni in una Rems perché socialmente pericoloso. Ariatti, affetto da delirio mistico religioso, ha la stessa patologia riscontrata a Luca Giustini, accusato dell'omicidio della figlioletta a Collemarino nell'agosto 2015.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 15 Gennaio 2020, 14:39
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