Pacemaker installato da poco, ma il cuore non regge. Michela muore a 29 anni: indagato il cardiologo

L‘autopsia non avrebbe rivelato particolari anomalie a livello macroscopico. La donna viveva con pacemaker dall'età di 9 anni

Pacemaker installato da poco, ma il cuore non regge. Michela muore a 29 anni: indagato il cardiologo

Un tragico errore. Potrebbe essere questa la causa della morte di Michela Conte, la 29enne operatrice sanitaria dell'ospedale di Conegliano Veneto scomparsa improvvisamente, mentre si stava preparando per il suo turno. L'errore potrebbe riguardare l'installazione del pacemaker con il quale era costretta a vivere da tempo. La madre, Edi, l'ha trovata senza vita nel primo pomeriggio di domenica 27 marzo.

Leggi anche > «Quando arrivo ti scrivo»: ma Samantha si schianta in moto a 16 anni. E mamma Diana la trova senza vita sulla strada

Stando a quanto ricostruito, la donna conviveva con un problema al cuore da quando era piccola. E a 9 anni era stata sottoposta a un’operazione per l’impianto di un pacemaker, lo stimolatore cardiaco, che le era stato cambiato poco più di un mese fa.

Il Gazzettino riferisce che sono in corso le indagini della Procura di Treviso per far luce sulla correlazione con il decesso e per questo motivo, dopo l'esposto presentato dalla famiglia, ha aperto un'inchiesta e sospeso il funerale previsto il 2 aprile scorso, rinviandolo a martedì prossimo. Sul registro degli indagati è finito il cardiologo che ha collocato il dispositivo che doveva sostituire il precedente modello di pacemaker.

L‘autopsia non avrebbe rivelato particolari anomalie a livello macroscopico. L’esame proseguirà a livello microscopico con l'analisi approfondita dei tessuti del muscolo cardiaco. Nei prossimi giorni, inoltre, verrà condotto un controllo del pacemaker, per verificarne il corretto funzionamento o se invece presentasse qualche possibile anomalia funzionale.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 15 Aprile 2022, 15:43
© RIPRODUZIONE RISERVATA