Siamo otto miliardi di persone sulla Terra: in Italia non si nasce, nel Mondo sì. Da ieri superato un altro record

Boom in Africa e in India

Siamo otto miliardi di persone sulla Terra: in Italia non si nasce, nel Mondo sì

di Valeria Arnaldi

Da ieri siamo otto miliardi. Un bambino, o una bambina chissà, nelle ultime ore, ci ha fatto raggiungere un nuovo traguardo demografico. «Una importante pietra miliare nello sviluppo umano», sottolinea l’Onu. Nel 1950 eravamo 2,5 miliardi. Baricentro della crescita, oggi, è l’Asia, ma si sta spostando verso l’Africa sub-sahariana.

I BIMBI DEL MILIARDO. La nascita di Matej Gaspar, nel 1987, ha fatto segnare il tetto dei cinque miliardi di persone. E quella di un altro maschietto Adnan Mevic, ha caratterizzato i sei miliardi, nel 1999. È stata una bimba, nel 2011, Sadia Sultana Oishee a rappresentare i sette miliardi.

CIBO. Sono 828 milioni - una su dieci - le persone che soffrono la fame. Stando ai dati Coldiretti, basati sulla soglia degli 8 miliardi di abitanti, il 29,3% della popolazione vive in condizioni di insicurezza alimentare moderata o grave. E sono 45 i milioni di bambini, con meno di cinque anni di età, che si stima soffrano di deperimento, ben 149 i milioni di quelli con deficit di sviluppo causati da una mancanza cronica di nutrienti essenziali.

ENERGIA. Le possibili carenze non riguardano solo il cibo ma l’energia. C’è un tema di consumi da affrontare, con inevitabili ricadute in materia di ambiente.

PERCHÉ Il BOOM? L’aumento non dipende solo dalla natalità, ma da sanità e longevità. L’aspettativa di vita era di 73 anni nel 2019, sarà di oltre 77 per i nati nel 2050, secondo le stime.

Oggi gli over 65 sono circa il 10% degli abitanti del mondo, nel 2050 saranno il 16.

LE PROSPETTIVE. Le stime sono chiare. Fino al 2100 la popolazione continuerà ad aumentare. Nel 2030 saremo 8,5 miliardi. Nel 2050, 9,7. Nel 2100, invece, 10,4. Si crescerà ancora, dunque, ma a un ritmo più lento. D’altronde, la fertilità, ossia il numero di figli per donna, a livello globale, oggi è 2,3. Nel 2050, sarà 2,1. E si tratta di una media. Nei Paesi più ricchi, si attesta su 1,5. In Europa, la popolazione è in decrescita ferma restando l’eccezione della Gran Bretagna, i cui dati sono in aumento.

I PAESI TRAINANTI. I cinesi, che nel 2021, erano al primo posto tra i Paesi più popolosi, con 1,43 miliardi di abitanti, nel 2023 saranno superati dagli indiani, che poi nel 2060 arriveranno ad essere 1,7 miliardi. Ciò dipenderà dall’aumento di nascite in India, certo, ma anche dalla decrescita della popolazione cinese, che, rispetto ai numeri attuali, nel 2100 sarà quasi dimezzata.

E L’ITALIA? A vivere nella Penisola attualmente sono quasi 60 milioni di persone, già nel 2050 potrebbero essere cinque milioni in meno - “mancheranno” due milioni di giovani - e, a fine secolo saranno poco più di 37 milioni. La fertilità nel nostro Paese è al di sotto della - già bassa - media europea. È, infatti, di 1,28. Si tratta del noto fenomeno delle culle vuote, ma le stime sono al rialzo: nel 2100, la fertilità sarà dell’1,52. Un dato positivo, ancora lontano dal 2,1, che consente non l’aumento ma, almeno, la costanza della popolazione.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 16 Novembre 2022, 08:26
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