Ossa Vaticano, il consulente smentisce: «Donna di 25 anni? Solo illazioni». Il giallo delle foto di Marcinkus

Ossa Vaticano, il consulente smentisce: «Donna di 25 anni? Solo illazioni». Il giallo delle foto di Marcinkus
Le osse trovate in una dependance della Nunziatura apostolica di Roma non appartengono ad una donna tra i 25 e i 35 anni: non con certezza almeno. A specificarlo alle telecamere di Chi l'ha visto? è il consulente del Vaticano, il professor Giovanni Arcudi«Non si può fare alcuna diagnosi né di sesso né di età - ha detto Arcudi, smentendo le voci di ieri - Chi dice il contrario fa solo illazioni e ipotesi non fondate su evidenza scientifica».

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LE FOTO DI MARCINKUS Nell'anteprima di Chi l'ha visto? Federica Sciarelli ha anche mostrato sia alcune foto esclusive del luogo del ritrovamento delle ossa, sia altre foto che ritraggono il cardinale Marcinkus. Foto inedite, che lo vedono in compagnia di altre persone tra cui due donne, di cui una molto appariscente: la collaboratrice di giustizia Sabrina Minardi, in passato, aveva rivelato che Marcinkus - il cui nome è stato tirato in ballo per la scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori - tramite Renatino De Pedis, boss della banda della Magliana, frequentava delle ragazze.



OSSA APPARTENGONO A DUE PERSONE Le ossa sepolte sotto il pavimento di una dependance della Nunziatura apostolica a Roma appartengono a due persone diverse. Ma non se ne conosce ancora il sesso, nè l'età. A questi risultati, secondo quanto si apprende da fonti qualificate, si è giunti al termine degli esami medico-legali svolti nei laboratori della Polizia Scientifica. Ancora poche certezze, dunque, mentre il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, precisa: «Da parte della Santa Sede non è stato fatto alcun collegamento con Emanuela Orlandi».



L'inchiesta della procura di Roma prosegue, sia dal punto di vista degli accertamenti tecnico-scientifici, sia degli interrogatori delle persone informate dei fatti. Analizzando i frammenti, una settantina circa tra cui parti di un bacino e di una vertebra, gli esperti avrebbero accertato che alcuni presentano un 'invecchiamento' maggiore di altri. Inoltre sarebbero state ritrovate più ossa dello stesso tipo, cioè appartenenti alla stessa 'regione' del corpo. Da queste circostanze si è giunti alla «ragionevole certezza» che le persone siano due. L'esame esterno non ha invece consentito di stabilire il sesso dei corpi cui appartengono quei resti. E neppure l'età, come specificato dal professor Arcudi.



ORA GLI ESAMI DEL DNA Conclusi gli esami medico-legali, inizieranno domani quelli per estrarre il Dna, attraverso una procedura che prevede il taglio e la successiva polverizzazione delle ossa.
Una volta ottenuto il codice genetico si provvederà alla comparazione. Dal punto di vista degli accertamenti finalizzati a ricostruire la «storia» dell'edificio dove sono stati ritrovati i resti, infine, la notizia è che in procura sarebbe stato sentito l'ultimo custode che ha abitato la dependance.

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 7 Novembre 2018, 22:32
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