Open day a Bologna, migliaia in fila per il vaccino: «Accampati da ieri notte». Scoppia il caos, il sindaco si scusa

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Caos a Bologna all’hub vaccinale della Fiera, dove era in programma un open day per ricevere una dose di vaccino anti Covid di Johnson&Johnson. Le dosi disponibili erano solo 1.200, ma erano circa tremila le persone che si sono accampate e messe in fila: il risultato, scrive il Corriere della Sera è stato che con la gente ammassata qualcuno si è sentito male ed è scoppiata la tensione, anche per colpa di qualcuno che ha provato a saltare la fila o a passare avanti ad altri.

Secondo quanto racconta invece Repubblica, c’erano tanti ragazzi in fila, anche giovanissimi e presenti già dalla sera prima: una coda lunga centinaia di metri, fino a via Stalingrado. L’open day prevedeva vaccini senza prenotazione a chiunque avesse una tessera sanitaria, fino a esaurimento scorte: ma essendoci disponibili solo 1.200 dosi, con tremila persone in fila inevitabilmente sono centinaia quelle che sono costrette a tornare a casa a bocca asciutta.

L'Ausl raddoppia le dosi

Il massiccio afflusso di persone ha spinto l'Ausl di Bologna a aggiungere altre 1.200 dosi del preparato della casa farmaceutica, in modo da ampliare la platea che si è ingrossata di ora in ora con migliaia di persone in coda, soprattutto giovani. Intorno alla mezzanotte erano già una quarantina le persone giunte in fiera: i primi ad arrivare, a quanto si è appreso, hanno scritto il loro nome su un foglio creando una lista per rendere la fila la più ordinata possibile.

Cosa che, con il passare dei minuti e l'afflusso sempre più consistente di centinaia di 'vaccinandi' non ha evitato il sorgere di alcune tensioni tra le persone in coda - divenuta lunghissima e giunta fino a via Stalingrado a centinaia di metri dall'ingresso della Fiera con oltre 2.000 candidati incolonnati e in crescita alle prime luci dell'alba - e con il personale dell'Ausl.

Poco dopo le 8 - ora fissata per l'apertura dell'hub vaccinale - l'arrivo di alcuni agenti delle forze dell'ordine a controllare l'andamento della giornata. Che ha spinto l'Ausl bolognese a 'rimpinguare' le dosi da somministrare. «Per far fronte alla lunga fila che si è venuta a creare fin dalle prime ore del mattino - spiega una nota - l'Azienda Usl di Bologna mette a disposizione ulteriori 1.200 dosi di vaccino Johnson & Johnson per un totale di 2.400 dosi. Si raccomanda di rispettare l'ordine della fila in base all'orario di arrivo e si prega di evitare ogni assembramento una volta conclusa l'assegnazione degli accessi per i primi 2400 arrivati. Finita la disponibilità si raccomanda di non presentarsi in corso di giornata per evitare inutili attese e assembramenti. L'azienda Usl di Bologna organizzerà a breve altre giornate di open day per rispondere alla grande adesione dei cittadini».

Il sindaco Merola si scusa

«L'Ausl ha lavorato in perfetta buona fede per dare un servizio in più. Stavolta ha sottovalutato la capacità di aggregazione che hanno queste iniziative, rimedierà. Mi scuso io per i disagi. Detto questo, vedrete che la prossima volta faremo meglio: l'importante è sapere che fino ad ora hanno lavorato bene e un errore ci sta», ha detto il sindaco Virginio Merola a margine delle celebrazioni per la Festa della Repubblica. Guardando al futuro, ha aggiunto il primo cittadino emiliano, questo «è l'inizio della ripresa, confidiamo tutti che con il rispetto delle regole riusciremo a venirne fuori. Faremo i vaccini, l'importante è stare uniti come città anche se ci sono degli errori e - ha concluso -sapere che bisogna guardare avanti per fare meglio».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 4 Giugno 2021, 21:11
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