Omicron, Franco Locatelli: «Variante più rapida, non sappiamo se è anche più aggressiva»

Omicron, Franco Locatelli: «Variante più rapida, non sappiamo se è anche più aggressiva»

Variante Omicron, cosa dice Franco Locatelli, coordinatore del Comitato tecnico scientifico e tra gli esperti più ascoltati negli ultimi due anni segnati dalla pandemia? Per il professor Locatelli, intervistato dal Corriere della Serala variante Omicron è «rapida nella diffusione, ma non sappiamo se sia capace di provocare una malattia grave. Il vaccino, ora più che mai, resta fondamentale, unito all'uso della mascherina».

Leggi anche > Due casi in Australia: venivano dal Sudafrica. Israele chiude le frontiere

Omicron «ha un elevato numero di mutazioni (oltre trenta), identificata per la prima volta in Botswana all'inizio di novembre e poi trovata in tutti e 77 i campioni analizzati dalla provincia Gauteng del Sudafrica, tra il 12 e il 20 novembre scorsi», spiega Locatelli. «Non è chiaro ad oggi se questo ceppo avrà maggior capacità di provocare malattia grave. Ma l'attenzione deve essere mantenuta al livello più elevato», sostiene. L'incognita se riesca a sfuggire ai vaccini, «è la domanda cruciale.

La presenza di mutazioni nelle regioni della proteina Spike riconosciuta dagli anticorpi o dalle cellule T linfocitarie potrebbe ridurre parzialmente l'efficacia dei vaccini - afferma -. Tuttavia, solo ulteriori valutazioni ci daranno una risposta fondata sull'evidenza». 

Leggi anche > Variante Omicron, il positivo nel casertano ha contagiato tutti i suoi familiari

Anche ai bambini, a suo avviso, «deve essere offerta la vaccinazione per tutelare la loro salute, per favorire la loro frequenza scolastica e per tutelare le attività sociali, ludiche e ricreative, la cui deprivazione ha un impatto negativo sullo sviluppo. I vaccini pediatrici saranno disponibili qualche giorno prima di Natale e si procederà con un dosaggio che è pari a un terzo rispetto a quello degli adulti somministrando due dosi a distanza di 3 settimane». Per Locatelli «il momento è delicato e l'invito, ancora una volta, è per chi non si è mai vaccinato, di non avere indugi e per chi, invece, vaccinato lo è già a procedere con la terza dose».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 17 Marzo 2023, 05:17
© RIPRODUZIONE RISERVATA