Non un atto di follia, quindi, ma un omicidio con anche l'aggravante della premeditazione. Alla fine, dopo una guerra di consulenze e perizie psichiatriche, il giudice Ermengarda Ferrarese si è convinta che Giovanni Murru, 46 anni di Iglesias, era capace di intendere e di volere quando con 10 coltellate uccise la moglie Federica Medau, 32 anni, che lo aveva lasciato pochi mesi prima di essere barbaramente uccisa.
La condanna a 30 anni di reclusione, inflitta oggi, tiene conto dello sconto di pena previsto per il rito abbreviato, ma non prende in considerazione le consulenze della difesa e dell'accusa che avevano rimarcato la perdita di lucidità dell'imputato. Per questa ragione il Gup aveva nominato un proprio perito: l'esperto aveva così stabilito che, seppure scemata, la capacità di intendere dell'imputato non era stata persa. Dal momento del suo arresto, Giovanni Murru è rimasto sempre rinchiuso nel carcere di Uta, sotto stretta vigilanza e ha scritto dal carcere due lettere nelle quali raccontava il delitto.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 22 Giugno 2018, 20:07
© RIPRODUZIONE RISERVATA