Veneto, Crisanti replica a Zaia: «Non siamo nemici, ascolti anche chi lo contraddice»

Veneto, Crisanti replica a Zaia: «Non siamo nemici, ascolti anche chi lo contraddice»
La saga del duello verbale a distanza tra Andrea Crisanti e Luca Zaia si arricchisce di un nuovo capitolo. L'epidemiologo dell'Università di Padova, artefice del modello Vo', ha replicato alle parole del governatore del Veneto, riconfermato alla guida della regione con oltre il 75% delle preferenze: «Non siamo nemici, io l'ho solo contraddetto e chi contraddice vale più di un amico. In Italia forse non si è abituati a vedere questo tipo di cose».

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La replica di Andrea Crisanti arriva dopo le ultime dichiarazioni di Luca Zaia. «Lui dice che i veneti hanno premiato la mia gestione dell'epidemia e che senza di lui avrei fatto un disastro? Non voglio commentare, si commenta da sé», le parole del presidente del Veneto dopo la rielezione. L'epidemiologo romano, con una lunga esperienza in Gran Bretagna, ha spiegato: «Questa è diventata una specie di telenovela di cui si nutrono tutti, ma ​a io non ho mai lesinato neanche parole positive per il governatore e sono fatto così. Le mie parole erano scherzose e provocatorie, ma con un grosso elemento di verità. Non volevo generare un dibattito politico. E Zaia fa bene a non commentare, non ci siamo sentiti dopo il voto, io sono a Londra da mia moglie, sono partito dopo aver votato. Ma non dico per chi, il voto è segreto».

Il professor Crisanti parla sia del modello Vo' che di politica: «Vogliamo vedere di chi è il merito? Sfido a tirare fuori le carte. Ho solo detto che non sono di destra, non è certo un mistero, il fatto che non abbia delle idee allineate con chi governa in Regione va a mio credito. Penso di aver servito il Veneto con lealtà e senso delle istituzioni indipendentemente dalle mie idee politiche. Per me c'è sempre stata solo la causa di sanità pubblica. E ne sono contento. La Regione poteva essere di qualsiasi colore, mi interessava esclusivamente la salute dei cittadini. Il mio impegno è stato leale, non aveva nessun secondo fine di carattere politico. E il fatto che il mio contributo abbia potuto tradursi in un aumento di popolarità per Zaia certo non mi interessava. Ho avuto proposte dall'area politica di centrosinistra ma ora non mi interessa, tra cinque anni sarò in pensione e ci penserò. Si può fare politica in vari modi, anche con l'impegno sociale».

«Ho ricevuto proposte dall'estero ma voglio rimanere a lavorare in Italia. Faccio parte del Cts del Veneto e se mi chiedono qualcosa rispondo. La mia collaborazione non ha mai avuto nessuna valenza di carattere politico né di sudditanza psicologica e gerarchica» - conclude Crisanti - «Io ho detto la mia: Zaia a un certo punto si è intestato tutto il merito Forse è circondato da persone che dicono sempre di sì e non si aspettava una che dice no. Se avessi fatto finta di non sentire, sarebbe magari andata diversamente, oggi saremmo in buoni rapporti. Ma la libertà e la dignità non hanno prezzo».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 23 Settembre 2020, 14:41
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