Nuoro, positivo al coronavirus muore mentre raggiunge ambulanza a piedi: aperta inchiesta
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Secondo la ricostruzione del legale, Lobina, emigrato in Germania dove viveva con la moglie e i figli, era rientrato in Sardegna a luglio per restare qualche mese con l'anziana madre, quando ha contratto il virus. "Da qualche giorno era in quarantena nella sua abitazione di Seui - spiega Caddori - sabato pomeriggio è stato visitato da una equipe medica che ha riscontrato una grave insufficienza respiratoria. Si è quindi deciso per il ricovero all'ospedale SS. Trinità di Cagliari ma l'ambulanza - denuncia l'avvocato - è arrivata da Nuoro solo alle 21. Nelle vie strette del paese, poi, non si è riusciti ad avvicinare il mezzo all'abitazione di Lobina e gli è stato chiesto di raggiungerla a piedi: così è uscito di casa con la valigia, è arrivato in via Roma dopo aver percorso una salita ripidissima, ed è stramazzato al suolo a pochi metri dal mezzo che lo aspettava. Ha provato a rialzarsi ma non c'è riuscito.
Vari cittadini presenti hanno invocato l'intervento degli operatori del 118, che hanno aspettato 20 minuti prima di intervenire e lo hanno fatto con un messaggio cardiaco manuale senza usare il defibrillatore. Essendo in presenza di un paziente positivo al covid 19 - sottolinea il legale - non poteva uscire di casa per raggiungere l'ambulanza, come gli è stato esplicitamente chiesto al telefono, ma sarebbero dovuti essere loro a recarsi nella sua abitazione e prelevarlo eventualmente con una barella".
Ultimo aggiornamento: Lunedì 21 Settembre 2020, 15:44
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