Sabotato il Nord Stream, esplosioni nel Mar Baltico. Il prezzo del gas prende il volo

Sabotato il Nord Stream, esplosioni nel Mar Baltico. Il prezzo del gas prende il volo

di Giammarco Oberto

Il Mar Baltico tra la Svezia e la Danimarca ribolle. Perché dai tubi dei Nord Stream 1 e 2, i gasdotti sottomarini che collegano la Russia alla Germania, fuoriesce e risale in superficie un’immensa quantità di metano. I danni sono avvenuti contemporaneamente su tre linee offshore al largo delle isole danesi di Bornholm e Christianso, dove i ribollimenti hanno un diametro che va da 200 a 1000 metri. Che cosa sia successo in quel tratto di mare in pieno territorio europeo è un giallo internazionale.

Per le intelligence occidentali non ci sono dubbi che si tratti di un atto di sabotaggio ad alti livelli. Le perdite di gas potrebbero essere conseguenza di esplosioni provocate da sommozzatori o da un sottomarino. Un’operazione da Navy Seals il cui mandante potrebbe essere Mosca, interessata ad aumentare il ricatto del gas con l’approssimarsi dell’inverno. Il Cremlino però nega, anzi sostiene la tesi del sabotaggio e chiede un’indagine approfondita. «Adesso nessuna singola opzione può essere esclusa», ha minacciato il portavoce di Putin, Dmitry Peskov.

Anche l’Ucraina accusa la Russia. «È un attacco terroristico pianificato dalla Russia e un atto di aggressione nei confronti dell’Ue. Mosca vuole destabilizzare la situazione economica in Europa e provocare il panico pre-inverno», ha scritto su Twitter Mykhailo Podolyak, consigliere di Zelensky.

La Nord Stream ha detto che al momento è impossibile stimare quando sarà ripristinata la capacità operativa del sistema di reti del gas. Per ripararlo ci possono volere anche mesi, secondo gli esperti del Cnr di Milano. Una tale fuoriuscita di metano potrà avere un impatto sulla concentrazione di gas serra in atmosfera e soprattutto sulla sicurezza energetica dell’Europa. Il primo effetto del caso Nord Strem è stata l’impennata del prezzo del gas. Il contratto future Ttf ha concluso in rialzo del 7% a 186 euro al megawattora, dopo aver toccato un picco di giornata a 207 euro (+19%).


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 28 Settembre 2022, 06:00
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