Noemi, il fidanzatino: "Potevo uccidermi io e avrei evitato questo casino"

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Lo sfogo. «Ho sbagliato, potevo uccidermi io e avrei evitato questo casino». Chiuso in una struttura protetta, il fidanzato di Noemi Durini continua a disperarsi per quello che ha fatto e continua ad essere confuso, alternando momenti di depressione e agitazione.


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Il ragazzo, secondo quanto si apprende, è tenuto costantemente sotto controllo per il timore che possa compiere gesti estremi. 

IN CASA PROTETTA Piange ed é agitato Lucio, il minorenne che ieri ha confessato di aver ucciso la fidanzata 16enne Noemi Durini. Il giovane si trova in una struttura protetta e per il suo stato psico-fisico c'è apprensione da parte dei responsabili della 'casà in cui è stato rinchiuso in stato di fermo su disposizione della Procura per i minorenni. La direttrice della struttura - a quanto si apprende - avrebbe espresso la sua preoccupazione e avrebbe disposto che all'interno non trapeli alcun particolare sul clamore mediatico prodotto dal delitto. Il giovane è in attesa dell'interrogatorio di convalida del fermo da parte del giudice.


IL PADRE: "MI CONFESSÒ OMICIDIO MARTEDÌ SERA" «Non sapevo nulla e mai avrei aiutato mio figlio a commettere un simile gesto. Lucio mi ha detto dell'omicidio la sera prima del ritrovamento del corpo di Noemi e mi ha comunicato anche la sua decisione di volersi costituire ai carabinieri. Io gli ho risposto: 'Se hai le palle ci devi andare da solo'», cosa che il minorenne ha fatto ieri. È quanto avrebbe detto il padre del fidanzato 17enne e assassino di Noemi Durini ad alcuni famigliari commentando le indagini a suo carico per sequestro di persona e occultamento di cadavere. 

MADRE FIDANZATO: "NOEMI L'HA FATTO DIVENTARE UN MOSTRO" «Quello che ho fatto è stato per l'amore che provo per voi. Noemi voleva che io vi uccidessi per potere avermi con sè. Sono un fallito e mi faccio schifo. Lucio. Ti voglio bene papà e mamma». Questo il contenuto del biglietto che il 17enne che ha confessato l'omicidio di Noemi Durini, avrebbe lasciato ai genitori. Il biglietto è stato letto dalla madre davanti alle telecamere de «La vita in diretta» su Rai1. La madre del ragazzo, parlando del rapporto tra i due giovani ha raccontato di episodi di gelosia: «Lui non doveva guardarsi intorno se c'era qualche ragazza, forse si è girato ed è venuto a casa tutto graffiato, col sangue. Mio figlio era calmo, subiva e ultimamente ha reagito così. Reagiva, quando la vedeva. Lei voleva entrare nella famiglia, essere accettata da noi, noi non la potevamo accettare per quello che sentivamo dire su di lei. Abbiamo chiesto all'assistente sociale di allontanarlo, abbiamo chiesto a tante parti, nessuno ci ha aiutato». Alla domanda se il ragazzo fosse in cura, la madre ha confermato «Ha fatto 3 TSO per colpa di questa ragazza, gli ha fatto il lavaggio del cervello, l'ha fatto diventare un mostro».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 14 Settembre 2017, 20:12
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