Noemi Durini, a Quarto Grado l'interrogatorio di Lucio: "Le ho conficcato un coltello nella nuca...". Poi il colpo di scena: "Non l'ho uccisa io"

Noemi Durini, a Quarto Grado l'interrogatorio di Lucio: "Le ho conficcato un coltello nella nuca...". Poi il colpo di scena: "Non l'ho uccisa io"

di Simone Pierini
Su Quarto Grado è andato in onda uno speciale sul delitto di Specchia con l'interrogatorio choc di Lucio, il giovane accusato di aver ucciso la fidanzata Noemi Durini di appena 16 anni lo scorso 3 settembre. 

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"Ho saputo che Noemi Durini volevano togliere di mezzo mio padre - racconta Lucio davanti ai Pm - Non volevo ammazzare i miei genitori, così le ho detto di aspettare che compissi 18 anni, poi ce ne saremo andati via a vivere per conto nostro. Stavo con lei 24 ore su 24, tornavo a casa solo per chiedere i soldi per il motorino. Mio papà si è accorto che mi stava perdendo". 
 


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"Quella notte - la sera dell'omicidio - ci siamo incontrati e mi ha detto: 'Andiamo a uccidere i tuoi genitori', mi aveva fatto il lavaggio del cervello, aveva un coltello da cucina in mano. Poi ci siamo fermati con la macchina nella campagna, abbiamo avuto un rapporto sessuale, ma quando siamo usciti lei ha iniziato a prendere il controllo su di me. Diceva di andare ad uccidere i miei genitori, mi colpiva e mi graffiava, così ho perso la testa, l'ho presa da dietro e le ho conficcato il coltello nella nuca. Poi l'ho le ho fracassato la testa con una pietra". 
 


Lucido, spietato, non mostra sofferenza o empatia. Lucio prosegue il racconto senza fare una piega. "Ero ancora in campagna, ho nascosto il coltello sotto terra", conclude. In trasmissione si discute sulla perizia psichiatrica condotta nei confronti del giovane reo confesso e gli ospiti si chiedono: "Sarà in grado di affrontare il processo?". 
 


Quarto Grado mostra altri frammenti dell'interrogatorio. Dal rientro a casa con la macchina spenta per non svegliare i genitori e la sorella che dormivano, ai vestiti sporchi di sangue buttati. Poi le parole surreali sul suo futuro: "Lei mi ha cambiato, ero succube. A volte non l'ho chiamata per settimane ma lei mi cercava in paese. Io voglio andare a scuola, fare il secondo e il terzo anno e poi diventare elettrotecnico e andare a lavorare con i miei genitori a Milano. Quando posso tornare a scuola?". Su questa domanda l'interrogatorio viene interrotto dal Pm: "Lucio, questa è vita vera, non puoi fare queste domande".
 
Infine il colpo di scena. Lucio ritratta tutto in una lettera: "Non ho ucciso noemi"
Ultimo aggiornamento: Giovedì 7 Giugno 2018, 16:30
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