No vax cede e si vaccina: «Non potevo permettermi 180 euro al mese di tamponi»

No vax cede e si vaccina: «Non potevo permettermi 180 euro al mese di tamponi»

Costretta a vaccinarsi perché non riusciva più a sostenere la spesa dei numerosi tamponi. Marina Amico ha 57 anni, da venti è collaboratrice scolastica al Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia. Da tempo ha chiesto di essere esonerata dalla vaccinazione per il Covid-19 per problemi di salute, in modo da poter continuare a lavorare, ma questo esonero non è arrivato ed è stata costretta a fare regolarmente tamponi per avere il green pass. 

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«Finché ho potuto mi sono fatta i tamponi ogni due giorni per andare a lavoro ma alla fine mi sono vaccinata», ha spiegato al Corriere.it, non nascondendo però la sua disapprovazione nell'essersi sentita costretta a vaccinarsi per problemi strettamente economici.

Ogni due giorni effettuava un test per un ammontare mensile di 180 euro, una cifra considerevole per lei che non le permetteva di far fronte alle altre spese ordinarie.

Sulle motivazioni del suo rifiuto spiega: «In passato ho avuto dei problemi di salute tali che, secondo me, dovevo essere esentata dalla vaccinazione», quando però il medico le ha detto che avrebbe potuto vaccinarsi aggiunge: «non volevo, è un vaccino sperimentale di cui non si conoscono gli effetti a lungo termine. Ci sono state reazioni gravi e alcune persone sono anche morte», arrivando infine a confessare: «Ho più paura del vaccino che del Covid».


Ultimo aggiornamento: Lunedì 29 Novembre 2021, 13:22
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