Nicolò morto a due anni, papà indagato per omicidio colposo. «Non riesco nemmeno a guardare le sue foto»

Nicolò morto a due anni, papà indagato per omicidio colposo. «Non riesco nemmeno a guardare le sue foto»

Si aggiunge un tassello al giallo del piccolo Nicolò, morto a due anni nel bellunese dopo una gita al parco con il papà. Quest'ultimo, il 41enne Diego Feltrin, boscaiolo di Codissago di Longarone, è indagato per omicidio colposo per la morte del bimbo, spirato giovedì all'ospedale di Pieve di Cadore (Belluno). Nicolò era arrivato al pronto soccorso con insufficienza respiratoria e battito cardiaco rallentato.

Nicolò morto a due anni: «Aveva terriccio in bocca». Forse ha ingerito un pesticida

La Procura precisa che l'iscrizione dell'uomo nel registro degli indagati è un atto dovuto in attesa che lo stesso pm Simone Marcon conferisca mercoledì l'incarico dell'autopsia al medico legale Antonello Cirnelli. In quella occasione anche il padre, rappresentato dal legale bellunese Mauro Gasperin, potrà nominare un consulente legale di fiducia.

Ai medici il padre aveva raccontato che Nicolò aveva mangiato qualcosa di strano, una sostanza marrone che gli aveva subito tolto di bocca, nel parco sotto casa. «Non so davvero cosa possa essere successo - ripete il genitore - non riesco nemmeno a guardare la foto del mio bambino». 

 

MORTO A 2 ANNI, LA PROCURA INDAGA IL PADRE

La magistratura ha aperto un fascicolo per omicido colposo nei confronti del padre di Nicolò Feltrin, il bimbo di due anni di Codissago di Longarone (Belluno) morto all'ospedale di Pieve di Cadore per un malore che lo ha colto subito dopo pranzo e ad alcune ore distanza da una escursione al vicino parco. Per Simone Marcon, pm della Procura, si tratta di un atto dovuto per consentire l'autopsia, in programma mercoledì.

Il padre Diego, 39enne boscaiolo, ha raccontato che si trovava nell'area giochi con il figlio, proprio alle spalle della loro abitazione, quando il piccolo ha raccolto da terra una cosa scura e l'ha portata alla bocca.

«Erano rientrati per il pranzo - racconta il nonno paterno Sergio - Hanno mangiato qualcosa e poi Nicolò ha iniziato a sentirsi male, sembrava intontito». I genitori lo hanno caricato in auto e portato di corsa all'ospedale dove è stato preso in carico come «codice rosso». Il piccolo era addormentato, con una grave insufficienza respiratoria e il battito cardiaco rallentato. Tutti i tentativi di rianimarlo sono stati vani, nel pomeriggio il piccolo è morto. Ora restano i perchè di una tragedia che al momento non ha senso. I Carabinieri hanno ispezionato sia il parco che l'abitazione della famiglia alla ricerca di elementi utili alle indagini. Si spera che qualche risposta venga dall'anatomopatologo Antonello Cirnelli di Portogruaro, a cui sarà conferita la consulenza nell'udienza prevista per mercoledì alla Procura dolomitica. Fondamentali saranno gli esami tossicologici che permetteranno di far chiarezza sulla presunta sostanza ingerita accidentalmente dal bambino.

«Non so davvero cosa possa essere successo a mio figlio - ripete Diego Feltrin, che il giorno dell'accaduto era a casa di riposo, mentre la mamma Serena era uscita per andare a lavorare - non riesco nemmeno a guardare le sue foto». L'uomo è rappresentato dal legale bellunese Mauro Gasperin, il quale potrà nominare un proprio consulente di parte in vista dell'autopsia sul piccolo. In queste ore amici e parenti non lasciano mai soli Diego e Serena. Raccontano che soprattutto la mamma è disperata, non sa darsi un perchè. La coppia era andata ad abitare tre anni fa nell'appartamento nel grande condominio al centro di Codissago e conduceva una vita semplice, con un unico 'lussò, l'amore di entrambi per la montagna.


Ultimo aggiornamento: Domenica 31 Luglio 2022, 21:51
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