Niccolò Ciatti, ucciso in vacanza in Spagna: estradato in Italia il presunto assassino. Il papà: «Ora resti in carcere»

Rassoul Bissoultanov, dopo un permesso speciale, era già in fuga. L'arresto in Germania

Niccolò Ciatti, ucciso in vacanza in Spagna: estradato in Italia il presunto assassino. Il papà: «Ora resti in carcere»

Sarà estradato in Italia Rassoul Bissoultanov, il russo di origine cecena ritenuto il principale responsabile dell'omicidio di Niccolò Ciatti. Il 23enne di Scandicci (Firenze) fu ucciso nel 2017 in una discoteca di Lloret de Mar, dove stava passando le vacanze con alcuni amici.

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L'omicidio avvenne il 12 agosto 2017: senza un motivo apparente, Rassoul Bissoultanov e altri amici, tutti esperti di arti marziali, avevano aggredito Niccolò Ciatti in una discoteca di Lloret de Mar, massacrandolo con pugni e calci alla testa. Il ragazzo italiano morì poche ore dopo in ospedale. Rassoul Bissoultanov era in fuga dopo aver ottenuto un permesso speciale di 15 giorni: sottoposto ad obbligo di firma dal tribunale di Girona in attesa del processo da tenersi a novembre, al ceceno era stato consentito di recarsi a Strasburgo, dove vive la famiglia, per ottenere alcuni documenti. Una volta in Francia, però, avrebbe attraversato il confine con la Germania e qui è stato arrestato il 3 agosto scorso, sulla base di un mandato di arresto europeo, emesso nel 2020 dalla Procura della Repubblica di Roma che conduce una inchiesta sulla morte di Ciatti parallela a quella spagnola.

Omicidio Niccolò Ciatti, l'assassino estradato in Italia

Dopo l'arresto in Germania, l'autorità giudiziaria tedesca ha deciso di consegnare Rassoul Bissoultanov in Italia. Lo ha annunciato la Farnesina. Si attende quindi a breve l'arrivo in Italia, dove sarà processato. «I costanti contatti delle Ambasciate a Berlino e Madrid con le rispettive Autorità locali hanno consentito di conseguire questo importante risultato, fondamentale per evitare che l'accusato possa sottrarsi alla giustizia», ha sottolineato la Farnesina nel suo comunicato.

Omicidio Niccolò Ciatti, il padre: «Ora resti in carcere»

«L'estradizione è il passo decisivo verso quella giustizia che Niccolò merita e che aspetta da tanto, troppo tempo. L'unico condannato innocente è mio figlio. Quell'assassino deve restare in carcere, altrimenti tenterà ancora di fuggire. Non posso dirmi contento ma sono soddisfatto se resterà in carcere e ci sarà il processo» - spiega Luigi Ciatti, papà di Niccolò, all'AdnKronos - «Non ho capito perché finora la giustizia spagnola, in quattro anni, non sia riuscita a fare il processo.

Voleva fuggire, voleva far perdere le sue tracce e impedire il processo, per questo si trovava in Germania. Non mi interessa dove si terrà il processo, l'importante è che quella bestia passi il resto dei suoi giorni in prigione. Ringrazio il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, e l'ex ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, che ci sono sempre stati vicini e si sono impegnati per l'estradizione».

Omicidio Niccolò Ciatti, il padre: «Estradizione per impedire la fuga»

«L'estradizione in Italia e la detenzione in carcere è l'unico modo per impedire la fuga di questo assassino, fuga tentata il 3 agosto 2021 dopo aver ottenuto da un giudice spagnolo un permesso per recarsi a Strasburgo per ritirare dei documenti, ma chissà perché era già in Germania..... dare la libertà ad un vero assassino è vergognoso...». Lo scrive stamani su Fb Luigi Ciatti, riguardo all'estradizione accordata dalla Germania all'Italia per Rassoul Bissoultanov, uno degli imputati dell'omicidio del figlio Niccolò Ciatti.

Omicidio Niccolò Ciatti, il sindaco di Scandicci: «Ora finalmente si faccia il processo»

 «La Germania ha deciso di consegnare alle autorità italiane il cittadino russo di origine cecena Rassoul Bissoultanov, ritenuto responsabile del brutale assassinio di Niccolò Ciatti, avvenuto il 12 agosto 2017 in Spagna. Un passo molto importante verso la ricerca di giustizia che da sempre la famiglia di Niccolò e la comunità di Scandicci tutta, sta ricercando ormai da oltre 4 anni. Davvero speriamo che ora si possa finalmente celebrare il processo per l'accertamento delle responsabilità». Lo afferma Sandro Fallani, sindaco di Scandicci (Firenze), dove abita la famiglia Ciatti.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 6 Ottobre 2021, 11:11
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