Niccolò Ciatti, scarcerato il ceceno Bissoultanov. Il papà: «Ora solo lacrime e rabbia»

L'arresto del giovane, imputato per l'omicidio di Lloret de Mar, annullato per un difetto di procedibilità

Niccolò Ciatti, scarcerato il ceceno Bissoultanov. Il papà: «Ora solo lacrime e rabbia»

Rassoul Bissoultanov, uno dei due ceceni accusati dell'omicidio di Niccolò Ciatti a Lloret de Mar nell'estate del 2017, è stato scarcerato ed ha già lasciato la sua cella di Rebibbia. La notizia è stata resa nota dal padre di Niccolò, Luigi Ciatti, e confermata dal legale della famiglia, avvocato Agnese Usai.

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Niccolò Ciatti, scarcerato il ceceno Bissoultanov

Il ceceno, arrestato in Germania lo scorso ottobre a seguito di mandato di arresto europeo e poi estradato in Italia, era attualmente sottoposto alla misura della custodia in carcere in attesa del processo per omicidio volontario, la cui prima udienza è fissata per il 18 gennaio 2022 davanti al tribunale di Roma. L'avvocato della famigli Ciatti spiega che Bissoultanov è stato scarcerato a seguito di un provvedimento assunto dalla corte di assise, le cui motivazioni al momento non le sono state rese note. Il timore del legale e della famiglia Ciatti è che il ceceno possa essersi già allontanato dall'Italia, e che il processo debba essere celebrato in contumacia. «Le garanzia di un'esecuzione effettiva della pena - afferma l'avvocato Usai - ormai sono veramente labili». L'uomo è accusato di omicidio volontario in concorso con un connazionale, che invece sarà processato separatamente.

Niccolò Ciatti, Bissoultanov scarcerato per difetto di procedibilità

La scarcerazione di Rassoul Bissoultanov, uno dei due ceceni accusati dell'omicidio di Niccolò Ciatti, è legata, in base a quanto si apprende, all'annullamento della misura per difetto di procedibilità nei confronti dell'uomo.

I giudici della Corte d'Assise hanno ritenuto infatti che Bissoultanov non era presente sul territorio italiano quando è stata emessa la misura di custodia cautelare nei suoi confronti.

Niccolò Ciatti, il papà: «Solo lacrime e rabbia, perché ci meritiamo tutto questo?»

«Ci restano solo amarezza, tristezza, lacrime e rabbia, non riusciamo a dare un minimo di giustizia a Niccolò». Così Luigi Ciatti, il padre del 22enne Niccolò Ciatti pestato a morte l'11 agosto del 2017 in una discoteca di Lloret de Mar in Spagna, commenta la notizia della scarcerazione del ceceno Rassoul Bissoultanov. «Provo tanta rabbia - afferma ancora -, e poi non riesco a pensare a mia moglie, da questa storia non ne saremo mai usciti ma adesso è ancora peggio, siamo distrutti in tutto e per tutto. Non so perché ci meritiamo tutto questo».

Niccolò Ciatti, il sindaco di Scandicci: «Incomprensibile»

«Ho appena ricevuto un amaro messaggio di Luigi, il babbo di Niccolò Ciatti che mi ha comunicato la scarcerazione della persona accusata dell'omicidio a pochissimi giorni dalla prima udienza fissata per il 18 gennaio a Roma. Ci sono sicuramente legittime procedure che autorizzano questa decisione che però risultano incomprensibili e poco accettabili alla famiglia, al senso comune di una città e di una comunità che dopo quasi quattro anni e mezzo attende solo che sia fatta finalmente giustizia». Così il sindaco di Scandicci (Firenze) Sandro Fallani, con un post su Facebook, dopo la notizia della scarcerazione della persona accusata dell'omicidio di Niccolò Ciatti, il giovane ucciso a botte in una discoteca in Spagna nell'agosto 2017 mentre era in vacanza con gli amici, e la cui famiglia vive a Scandicci.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 29 Dicembre 2021, 17:10
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