Niccolò Bettarini accoltellato, le prime parole: «Ero in mezzo a più di dieci persone e poi non ho capito più nulla»

Video

di Ernesto De Franceschi
Per la prima volta dopo l'aggressione alla discoteca Old Fashion di Milano, parla Niccolò Bettarini, figlio dell'ex calciatore Stefano e di Simona Ventura, e racconta quei terribili attimi in cui è rimasto ferito. «Mi ha dato alcuni buffetti sulla faccia cercando di provocarmi, io ho provato a respingerlo, ma mi sono trovato immediatamente in mezzo a più di dieci persone e non ho capito più nulla», ha rivelato il ragazzo.
«Sono caduto a terra - continua Bettarini Jr., come riporta l'inserto milanese del Corriere della Sera - e quando Zoe è venuta a soccorrermi le è arrivato un calcio in faccia. Subito dopo sono scappati tutti».

Niccolò Bettarini, il fotomontaggio commovente del papà. E su Instagram posta i precedenti degli aggressori

 
 

Intanto hanno deciso di non rispondere alle domande del gip di Milano Stefania Pepe i quattro fermati per l'aggressione di domenica scorsa a calci, pugni e coltellate nei confronti di Niccolò. Nel carcere milanese di San Vittore, infatti, Davide Caddeo, il 29enne accusato di aver sferrato gli otto fendenti (difeso dal legale Antonella Bisogno), Alessandro Ferzoco, difeso dall'avvocato Mirko Perlino, e gli albanesi Andi Arapi (con l'avvocato Simona Uzzo) e Albano Jakei (con il legale Daniele Barelli), hanno scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere.

Sono tutti accusati in concorso di tentato omicidio (assieme ad altri 6 che gli inquirenti stanno identificando), di lesioni per aver pestato anche un'amica di Bettarini e di porto abusivo d'armi per il coltello con una lama da 20 centimetri.
Il giudice dovrà decidere sulla convalida dei fermi e sulla misura cautelare in carcere chiesta dal pm Elio Ramondini.

Ultimo aggiornamento: Giovedì 5 Luglio 2018, 09:16
© RIPRODUZIONE RISERVATA