Meglio l'alimentari sotto casa. Per Confcommercio il 55% degli italiani, lo preferisce agli ipermercati

Meglio l'alimentari sotto casa. Per Confcommercio il 55% degli italiani, lo preferisce agli ipermercati

di Paolo Travisi
Altro che spesa online. Gli italiani puntano sulla tradizione, almeno quando si tratta di prodotti destinati alla tavola. Secondo uno studio condotto da Confcommercio e Fida (Federazione del dettaglio alimentare) il 55% degli italiani, sta tornando alla bottega alimentare del proprio quartiere, soprattutto quando è questa a scegliere la strada dell'innovazione. Cioè a vendere i propri prodotti sul web, magari consegnandoli a domicilio. E' la rinascita del servizio di vicinato, che va di pari passo con il cambiamento della società. Aumentano i single, la popolazione invecchia, crescono i divorzi ed è boom di cene fuori. L'Italia che cambia. Ed i piccoli, sembrano comprendere queste nuove abitudini più velocemente dei grandi, come gli ipermercati, che stando ai dati di Confcommercio-Fida, in 10 anni hanno perso il 22% di produttività. Oltre al caro vecchio negozio di alimentare vicino casa che si adatta alle richieste gourmet, anche il discount, perde la sua connotazione di solo risparmio, aumentando qualità e servizi. L'inversione di tendenza è già in atto. Se a partire dagli anni Novanta si cercavano centri commerciali sempre più grandi, oggi si torna al piccolo, che privilegia freschezza e rapporti con la clientela. Come un tempo. Per quanto riguarda il commercio online, gli italiani spendono appena lo 0,5% del totale, mentre in Francia, si aggira intorno al 6%.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 21 Giugno 2018, 17:16
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