Nave turca sequestrata dai migranti: solo 3 denunce per possesso d'armi. Il comandante: «Ho visto uomini armati e ho lanciato l'allarme»

«Tutto è finito bene», l'annuncio su twitter il ministro della Difesa Guido Crosetto dopo l'intervento delle forze speciali

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Conclusa l'operazione a bordo della Galata Seaways, la nave turca oggetto di un tentativo di dirottamento da parte di alcuni migranti e attualmente in rada a Napoli.

Sarebbero 15 le persone fermate a bordo della nave, liberata con un'operazione delle forze speciali. «I dirottatori della nave sono stati catturati. Tutto è finito bene», aveva annunciato su twitter il ministro della Difesa Guido Crosetto.

Tre denunciati per possesso d'armi

La polizia giudiziaria - Gico del Nucleo di Polizia economico-finanziaria e Roan della Guardia di finanza e Squadra Mobile di Napoli - hanno denunciato a piede
libero tre dei 15 immigrati che erano a bordo della nave turca per porto d'armi. I due coltelli e il taglierino trovati sono stati sequestrati. I 13 uomini uomini saranno accompagnati in un centro di accoglienza; le due donne, una incinta, sono invece in
ospedale per accertamenti. La parola passa ora alla Procura: rimane in piedi l'ipotesi dirottamento che nei prossimi giorni sarà valutata dal sostituto procuratore Enrica Parascandolo.

A bordo 15 migranti tra cui due donne

 La nave Galata Seaways, partita dal porto di Topcular in Turchia, il 7 giugno, era diretta in Francia allo scalo portuale di Sete dove l'arrivo era previsto per sabato. All'altezza del golfo di Napoli, dal tracciato della rotta che si ricava da siti specializzati, si è vista una netta deviazione dal percorso previsto. A bordo sono stati trovati 15 migranti, 13 uomini e due donne. Rispondendo alle domande dei finanzieri e degli agenti della Squadra mobile di Napoli, che si sono avvalsi di un interprete, hanno riferito di essere di nazionalità siriana, afgana e irachena.

Il comandante: «Appena ho visto uomini armati ho lanciato l'allarme»

Il comandante ha riferito agli inquirenti di aver visto due clandestini armati di coltello che si aggiravano nella zona macchine della nave dove però non sono riusciti a entrare.

A questo punto i due clandestini si sono ricongiunti con gli altri. Per questo motivo ha lanciato l'allarme: al momento, secondo quanto si apprende da fonti qualificate, non è chiaro l'uso che i clandestini volessero fare dei coltelli. Non è chiaro dunque se ci sia stato o meno un tentativo di dirottamento.

Sono stati sbarcati e condotti in Questura, dagli agenti della Squadra Mobile e dai finanzieri del Gico del Nucleo di Polizia Economico-finanziaria della Guardia di Finanza, i quindici immigrati clandestini.

Tra questi tre saranno denunciati a piede libero per possesso di armi.

Non è ancora chiaro se nei loro confronti verrà contestato anche il reato di favoreggiamento di immigrazione clandestina ma, secondo quanto si apprende da fonti qualificate, non ci sarà una denuncia per il dirottamento. 

Trovati due coltelli e un taglierino

 A bordo gli investigatori hanno trovato due coltelli e un taglierino: potrebbe trattarsi, è l'ipotesi al vaglio, delle armi utilizzate per minacciare l'equipaggio. Gli investigatori sono ora al lavoro per capire chi dei 15 migranti abbia preso parte al dirottamento. Le indagini sono coordinate dalla procura di Napoli (pm Enrica Parascandolo) e sono a 360 gradi: si tratta di identificare le persone coinvolte, stabilire quali fossero le loro reali intenzioni, l'esistenza di eventuali collegamenti con frange terroristiche. Sarà poi necessario ricostruire nel dettaglio l'accaduto, a cominciare dal luogo in cui è avvenuto il dirottamento perché ciò determinerà la competenza territoriale degli inquirenti

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A coordinare le indagini finalizzate a fare luce su cosa è accaduto sulla nave è il sostituto procuratore di Napoli Enrica Parascandolo. Al momento non risulta che sia stato adottato un provvedimento nei confronti degli immigrati.


Ultimo aggiornamento: Sabato 10 Giugno 2023, 11:59
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