Dalla Diciotti sbarcano solo in 13: quattro donne restano accanto ai parenti

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Solo 13 dei 17 migranti che avrebbero dovuto lasciare la nave Diciotti per emergenze mediche sono effettivamente scesi dal pattugliatore della Guardia Costiera. Quattro donne, infatti, si sono rifiutate di scendere perchè sono con dei familiari e hanno preferito rimanere a bordo con loro. Inizialmente erano cinque, ma poi una ha deciso comunque di scendere.

Dalla nave Diciotti 17 persone erano state autorizzate a sbarcare per emergenza medica: 11 donne e sei uomini. Cinque uomini hanno la scabbia, oltre che soffrire di malattie respiratorie infettive come la polmonite o la tubercolosi, e il sesto un'infezione urinaria. Il 'medivac' si rende necessario per il rischio di contagio e la promiscuità. I sei saranno portati nel centro di biocontenimento dell'ospedale Garibaldi centro.





I migranti saranno portati nell'ospedale Garibaldi di Catania. Le donne, 11 eritree, saranno trasferite in codice rosa nel reparto di ginecologia. Secondo quanto si apprende gli altri cinque migranti, maschi, sarebbero affetti tre da tubercolosi e due da polmonite.

«Avevo chiesto l'autorizzazione per fare salire a bordo una ginecologa dopo avere parlato con le donne, tutte più volte violentate in Libia - dice l'eurodeputato del Pd, Michela Giuffrida - a questo punto sono soddisfatta della decisione di farle sbarcare per il trasferimento in ospedale». Giuffrida è in contatto con uno degli ispettori a bordo, Sergio Pintaudi, responsabile della rianimazione nell'ospedale Garibaldi di Catania.

E mentre a bordo di nave Diciotti sono arrivati gli ispettori del ministero della Sanità, continuano a muoversi le diplomazie. Il ministro degli Interni, Matteo Salvini è intervenuto oggi mostrandosi ottimista: «Sono tranquillissimo e sto lavorando, con buone prospettive, a una soluzione positiva. Ogni denuncia è per me una medaglia al valore». La Diciotti è ferma in porto da cinque giorni.

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Ispettori del ministero a bordo. Gli ispettori del ministero della Salute, medici dell'Usmaf e regionali, sono saliti sulla nave Diciotti per un controllo medico sul pattugliatore della Guardia costiera da 5 cinque ormeggiato nel molo di Levante con a bordo 150 migranti.
Sull'imbarcazione intanto sono stati portati dei tappetini da notte, materiale per l'igiene intima e di prima necessità offerti dalla Croce rossa italiana che è presente sul molo. L'intervento degli ispettori nel ministero della sanità, secondo quanto si apprende, è stato chiesto dal comandante della nave Diciotti per una valutazione sanitaria medica e per verifica dei compiti di profilassi internazionale. Dal pattugliatore della Guardia costiera era stato «reiterata la richiesta di autorizzare lo sbarco dei naufraghi soccorsi per l'estrema criticità della situazione a bordo», come emerso da un report del centro nazionale di coordinamento del soccorso marittimo (Mrcc Roma) costiera sulla situazione a Catania.

Ultimo aggiornamento: Domenica 26 Agosto 2018, 00:18
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