Natale, Italia in zona rossa nei festivi e prefestivi, arancione negli altri giorni. Zampa: «State solo con i conviventi»

Natale, Italia in zona rossa nei festivi e prefestivi, arancione negli altri giorni. Zampa: «State solo con i conviventi»

Italia in zona rossa in festivi e prefestivi, per feste di Natale che saranno molto diverse dal solito, per colpa del coronavirus: dal 24 dicembre al 3 gennaio tutta l'Italia potrebbe essere in zona rossa, dal 24 al 27 dicembre, il 31, l'1, 2 e 3 gennaio. Negli altri giorni, invece, varrebbero le più miti regole della zona arancione. La decisione del Governo non è ancora presa (potrebbe arrivare in serata o domani), ma sembra essere questa l'ipotesi di mediazione prevalente nel Governo al termine del vertice di oggi pomeriggio. 

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Dunque sette-otto giorni in tutto, e non chiudere dal 24 al 6 gennaio come chiedevano i più 'rigoristi'. Le misure più dure sul tavolo dovrebbero dunque riguardare solo festivi e prefestivi e non un periodo continuativo, come chiesto, in particolare, dai ministri del Pd al tavolo ma anche dal responsabile della Salute Roberto Speranza. A spingere per una linea dura sì, ma evitando una zona rossa 'continuativa' sarebbe il premier Giuseppe Conte sostenuto, in questo, dal M5S.

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C'è chi, tra i presenti alla discussione, bolla l'ipotesi di «chiedere gli italiani in casa per due settimane consecutive una follia», riferiscono autorevoli fonti all'Adnkronos. Secondo alcune fonti la discussione è ancora «tutta aperta» però e non è escluso che la zona rossa valga anche il 6 gennaio o si introducano per l'intero periodo regole da «zona arancione». Il premier Conte, scrivono l'ANSA e Il Messaggero, attende il ritorno da Bruxelles del ministro Teresa Bellanova (Italia Viva) per il contronto finale.

CONTE: STRETTA AGGIUNTIVA E in serata il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, nel corso della registrazione di Accordi e Disaccordi sul Nove, ha parlato dell'argomento: «Stiamo lavorando per cercare di rinforzare il piano natalizio. Noi dobbiamo arrivare in condizione di massima resilienza. Le misure stanno funzionando fin qui ma ci stanno preoccupando - e hanno preoccupato anche gli esperti - quelle situazioni di assembramenti dei giorni scorsi. Faremo qualche intervento aggiuntivo», le parole del premier. 

Il rimpasto? «Se ci sono delle richieste, del malessere, è giusto ascoltarli e comprenderli, per ciascuna forza politica. Dopodiché ci confronteremo tutti insieme», ha detto Conte sul presunto rimpasto di governo. ​«Ormai la gara è a chi rinuncia alle poltrone, è una gara al contrario...una volta la si faceva per occuparle...», ha aggiunto commentando con una battuta la frase di Matteo Renzi sul fatto che le poltrone dei ministri di Iv siano a disposizione. «Italia Viva è un compagno di viaggio. In questo momento sta sollevando dei problemi, sta rivendicando delle petizioni politiche, è importantissimo ritrovare chiarezza di intenti, condivisione di obiettivi e soprattutto grande visione. Domani ci confronteremo nel merito e vediamo se ci sono le condizioni per andare avanti più forti di prima».

«La norma sulla cabina di regia non è scritta, se qualcuno pensa che è fatta dagli amici degli amici questo con me non potrà accadere. L'Ue ci chiede un minimo di struttura che possa garantire un monitoraggio accurato, non la gestione della spesa. Come estrema ratio dobbiamo pensare a una clausola di salvaguardia» per «l'obiettivo della speditezza.

Proposte migliorative? Le attendo, le attende il Paese». «Non ho mai pensato che il mio compito fosse facile. Se qualcuno al mio posto pensasse di governare guardando ai sondaggi sarebbe fuori di testa. Per quanto riguarda il livello di consenso dobbiamo distinguere. Oggi abbiamo una popolazione più sofferente, quindi più insofferente, ci mancherebbe. Sull'establishment... noi pensiamo a governare facendo l'interesse dei Paese, non ci siamo legati a lobby o gruppi editoriali».

«Non ritengo di aver sbagliato il piano» per la seconda ondata «ma bisogna essere flessibili e non bisogna trovarci sopraffatti dalla terza ondata». Sulla scuola«C'è un grande lavoro per tornare il 7 gennaio con la didattica in presenza. Abbiamo organizzato dei tavoli con i prefetti per cercare di incrociare, rispetto alle realtà locali, i dati dei trasporti e degli orari di entrata e uscita per evitare degli orari di punta». «Non possiamo individuare nel settore dei trasporti il focolaio dei contagi, non è stato cosi. E così anche per la scuola».

Sul cashback: «Non direi che è colpa dei cittadini» se si sono verificati assembramenti, «la stragrande maggioranza sta rispettando le regole. Noi abbiamo avviato il cashback perché quella è una riforma di sistema» che ha l'obiettivo «di pagamenti più convenienti, in sicurezza e che ci consentono di recuperare il sommerso. E i negozi stanno soffrendo. Se si usa il cashback in modo ordinato diamo ossigeno a un settore, se il risultato è l'affollamento per le strade non è quello che avevamo sperato».

L'aspetto dei morti «mi preoccupa sempre fortemente. È difficile dare un'unica risposta. Può contare che abbiamo una popolazione con una soglia anagrafica molto elevata, ci sono tanti fattori. E ci stiamo lavorando, bisogna farlo per essere massimamente efficienti per prevenire questi numeri», ha aggiunto Conte. «Nel complesso il nostro sistema di protezione sociale ed economica è un sistema che ci è riconosciuto come molto efficace. Abbiamo tantissimi mesi di sofferenza economica alle spalle ma da questo punto di vista abbiamo messo tante misure, anche cospicue. Nell'ultimo dl ristori stiamo dedicando maggior attenzione alle partite Iva, agli autonomi, ad esempio».

ZAMPA: MISURA SOMIGLIA A ZONA ROSSA Ospite invece di Lilli Gruber a Otto e Mezzo su La7, il sottosegretario alla Salute Sandra Zampa (Pd), ha spiegato che «si è deciso di chiudere in maniera molto rigorosa, di chiudere parecchio. Qui al Ministero della Salute abbiamo proposto di optare per una misura rigorosa che assomigli molto alla zona rossa. Sarà un Natale poco allegro, è vero, ma sarà più sereno perché le persone a cui vogliamo bene sono in sicurezza». «Tutti nel governo condividiamo l'idea di voler rallentare la curva ma io credo che si ottenga realmente solo applicando il colore rosso, perché rallenti e poi cali sensibilmente la curva dei contagi».

«Dovremo passare le vacanze di Natale con la mascherina e solo con le persone che frequentiamo abitualmente», ha aggiunto. «Sono i numeri che dettano le decisioni, sopratutto nella prospettiva del prossimo mese, che è quello della vaccinazione. Tutti i Paesi europei stanno nella nostra stessa situazione. Il giorno dopo la consegna di Pfizer della dosi del vaccino, noi siamo pronti a partire, con gli operatori sanitari e le Rsa. Io credo che già verso la fine febbraio, con l'arrivo delle dosi di Moderna e di AstraZeneca saremo già alla vaccinazione di massa, ha aggiunto.». Il sottosegretario ha poi commentato la posizione del leader della Lega: «Salvini dice sempre il contrario di quello che dice il governo. Anche senza misurarsi con i fatti e con la comunità scientifica».


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 16 Dicembre 2020, 22:46
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