Il pericolo del contagio può arrivare proprio dalle persone di cui ci fidiamo di più, in maniera del tutto involontaria. È questa l'arma più subdola di un virus che ci attacca nei momenti in cui abbassiamo le difese. E per questo motivo le feste di Natale e Capodanno rappresentano un terreno fertile per coltivare un nuovo rilancio della curva epidemiologica, approfittando dell'affetto della famiglia, degli abbracci e della voglia di condividere attimi di spensieratezza.
Le nostre uniche armi di difesa sono le solite: le mascherine, il distanziamento e l'igiene delle mani. L'invito che arriva dall'Ufficio europeo dell'Organizzazione mondiale della sanità è in linea con questa tesi. «Le riunioni al chiuso, anche le più piccole, possono essere particolarmente rischiose per via di gruppi di persone, giovani e anziani, di famiglie diverse. Le riunioni dovrebbero essere tenute all'aperto, se possibile, e i partecipanti dovrebbero indossare mascherine e mantenere il distanziamento. Al chiuso è fondamentale limitare le dimensioni del gruppo e garantire una buona ventilazione per ridurre il rischio di esposizione», raccomandano gli esperti.
«Può sembrare scomodo indossare mascherine e rispettare il distanziamento quando si è in presenza di amici e famigliari - insiste l'Oms - ma così facendo si contribuisce in modo significativo a garantire che tutti rimangano sani e al sicuro».
Non solo, queste attenzioni anti-Covid possono finire per creare imbarazzo. «Le persone più vulnerabili e gli amici o i parenti più anziani possono trovare molto difficile chiedere ai propri cari di rispettare il distanziamento, indipendentemente dalle ansie o dalle preoccupazioni che possono avere», affermano ancora, invitando tutti a mettersi nei panni degli altri e a tener conto delle possibili difficoltà che possono affrontare per esternare i propri timori. In sintesi: proteggere e proteggersi sempre, anche se non viene richiesto.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 17 Dicembre 2020, 09:10
© RIPRODUZIONE RISERVATA