Un Natale all’insegna della sobrietà, con il tradizionale cenone ridotto ai minimi termini per colpa del Covid. Il distanziamento, infatti, resta d’obbligo anche sotto l’albero: i regali si possono dare, gli abbracci no.
Leggi anche > Margherita Buy: "Saremo in pochi a tavola? Meglio, le feste spesso sono noia"
PRIME INDICAZIONI. Le regole che scandiranno i ritmi delle festività natalizie sono state indicate ieri dal premier Conte: «Dobbiamo già predisporci a passare le festività in modo più sobrio: veglioni, festeggiamenti, baci e abbracci non è possibile. Al di là delle valutazioni scientifiche, occorre buonsenso: una settimana di socialità scatenata significherebbe pagare a gennaio un innalzamento brusco della curva, in termini di decessi, stress sulle terapie intensive. Prepariamoci a un Natale più sobrio, anche se pensiamo ci si possa scambiare doni e permettere all’economia di crescere».
Leggi anche > Lino Banfi: "Come Nonno Libero vi dico: Italiani, fate i nordici, questo Natale niente abbracci"
NUOVE MISURE. Per consentire gli acquisti, al vaglio del Governo, ci sarebbe la possibilità dopo il 3 dicembre di tenere aperti i negozi fino alle 22 o le 23, gli accessi contingentati nei centri commerciali e di prevedere un ampliamento degli orari di apertura dei ristoranti.
ZONA PARENTI. Per le Festività sarà consentito ai parenti stretti di spostarsi da una zona rossa per raggiungere la famiglia. Questo per non lasciare soli i “fuori sede”.
LA TAVOLA. La sera della Vigilia così come per il pranzo del 25 dicembre non ci potranno stare a tavola più di 6 persone. Restano proibiti anche feste, balli e cenoni in albergo, le piazze saranno chiuse o a numero ristretto.
LE RIAPERTURE. «Quest’anno il cenone classico con venti persone non si può fare – ha sottolineato anche il coordinatore del Comitato tecnico-scientifico, Agostino Miozzo - non ce lo possiamo permettere. Il trend è positivo, quindi sarà possibile una riduzione della tensione e la riapertura di alcuni spazi come i luoghi di ristoro, probabilmente in alcune parti del Paese già dal 3 dicembre. L’auspicio però è che si comprenda bene che non possiamo fare il “Natale liberi tutti”» .
riproduzione riservata ®
Ultimo aggiornamento: Venerdì 20 Novembre 2020, 18:13
© RIPRODUZIONE RISERVATA