Napoli, tenta di gettarsi dal cavalcavia: ​scatta il panico in Tangenziale

Napoli, tenta di gettarsi dal cavalcavia: scatta il panico in Tangenziale

di Giuseppe Crimaldi
I primi ad avvistarlo sono stati gli automobilisti che viaggiavano sulla carreggiata che da Pozzuoli porta a Capodichino. Con il procedere quel puntino assumeva contorni di sagoma umana sempre più nitida. In bilico sul cavalcavia della tangenziale del Vomero c'era un uomo.

Così è scattato l'allarme. Telefonate dai toni concitati, drammatici, alla centrale operativa della Questura: «Correte, c'è una persona in bilico sul ponte della tangenziale, al Vomero!». Immediatamente è scattata la macchina dei soccorsi. Tempestivi al punto da esser riusciti a salvare quell'uomo che voleva lanciarsi nel vuoto.
È successo ieri mattina lungo il nastro stradale della tangenziale. Intorno alle nove le chiamate alla Polizia di Stato. Dalla centrale la nota è stata diramata agli agenti del commissariato Vomero, ed in pochi minuti - a sirene spiegate - sul posto sono giunte due Volanti.

I poliziotti hanno capito subito che si trattava di una situazione estremamente grave: al di là del parapetto c'era un uomo che si teneva in equilibrio impugnando una sporgenza della parete di metallo con lo sguardo perso nel vuoto.
In queste situazioni la professionalità e l'esperienza dei soccorritori fa sempre la differenza. Scesi dalla macchina, gli agenti hanno esortato l'uomo a desistere dal gesto estremo che pareva fosse ormai pronto a compiere. In evidente stato confusionale l'uomo è riuscito a trovare un attimo di lucidità e, dopo aver scavalcato il parapetto e corso per un centinaio di metri, ha provato a rifugiarsi verso un marciapiedi. Era sconvolto. Raggiunto dagli agenti, è stato rassicurato e condotto negli uffici del commissariato collinare.

Qui è stato anche identificato. Si è così scoperto che si tratta di un 51enne residente al Vomero, incensurato, che da mercoledì aveva fatto perdere le proprie tracce al punto che in serata la moglie - allarmata dall'assenza e non riuscendolo a raggiungere neanche telefonicamente - aveva deciso di segnalarne la scomparsa.

In preda a un fortissimo stato di depressione A. C. - queste le due iniziali - aveva deciso di farla finita. L'episodio fortunatamente ha avuto un epilogo diverso, ma naturalmente le operazioni di soccorso hanno determinato momenti di panico tra gli automobilisti della tangenziale, il cui traffico nei momenti culminati nel salvataggio da part5e delle forze dell'ordine, ha subito un inevitabile rallentamento.

In quello stesso tratto di tangenziale undici anni fa si consumò un'altra tragedia. Era il 21 luglio del 2006 quando Adamo Bove, 42 anni, ex poliziotto e responsabile della security governance di Telecom Italia, si lanciò nel vuoto uccidendosi. Il suo nome era comparso negli atti d'indagine relativi a una delicata inchiesta su una presunta rete informatica capace di «spiare» e acquisire dati sensibili di decine e decine di utenti della Telecom.
 
Ultimo aggiornamento: Venerdì 7 Luglio 2017, 11:23
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