Sedicenne picchiato a pugni, è grave ma non rischia la vita: «Pestato per aver fatto una 'soffiata' ai Carabinieri»

Sedicenne picchiato a pugni, è grave ma non rischia la vita: «Pestato per aver fatto una 'soffiata' ai Carabinieri»

C'è una motivazione terribile dietro il pestaggio che ha visto un ragazzino di 16 anni come vittima di tre coetanei: secondo una prima ricostruzione, il giovane sarebbe stato punito per aver rivelato ai carabinieri un episodio avvenuto nell'avellinese, che aveva visto protagonista uno dei tre picchiatori. Quella che ha visto soccombere il sedicenne sarebbe stata dunque una missione punitiva, scattata nella notte tra mercoledì e giovedì a Palma Campania, nel Napoletano.

A finire in ospedale, in gravi condizioni, è stato un 16enne del posto, figlio di gioiellieri, una famiglia nota in città, ritenuto colpevole di avere fatto sapere ai carabinieri che colui che poi gli ha sferrato l'unico pugno, fatale, in pieno volto, si era sottratto, qualche giorno prima, a un controllo dei carabinieri, in un comune irpino. Un atto che, secondo i tre aggressori, di età compresa tra 16 e 17 anni, e anche loro di Palma Campania, doveva assolutamente essere vendicato.

Volevano vendicare la sua soffiata

I tre aggressori sono stati tutti identificati dai carabinieri della stazione di Palma Campania e della Compagnia di Nola, che stanno indagando sull'accaduto coordinati dalla Procura dei Minorenni di Napoli: è pronta, nei confronti dei tre, una denuncia per lesioni gravi.

Intanto, se tutto andrà bene, la giovane vittima resterà in ospedale ancora per qualche giorno: le prime notizie lo davano addirittura in pericolo di vita ma, per fortuna, le sue condizioni sono andate migliorando. Ora sta meglio ma i sanitari lo tengono sotto stretto controllo. La prognosi rimane riservata mentre si susseguono le Tac alla testa finalizzate a monitorare la presenza di eventuali versamenti. 


Ultimo aggiornamento: Venerdì 9 Settembre 2022, 10:46
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