Rapina in casa a Posillipo, colf legata a una sedia: banditi in fuga con 200mila euro

Rapina in casa a Posillipo, colf legata a una sedia: banditi in fuga con 200mila euro

di Giuseppe Crimaldi
Sono entrati in azione poco dopo le otto della sera, quando il sole non era ancora tramontato. Erano almeno in tre, con i passamontagna, e hanno avuto gioco facile immobilizzando l’unica persona presente in casa: una 33enne georgiana che lavora come colf per una famiglia di professionisti che vivono al piano rialzato di un condominio di via Villanova, al civico 29. Arancia meccanica a Posillipo: è qui che una banda di malviventi ha messo a segno un colpo sequestrando la governante per poi razziare tutti i valori e i beni presenti nell’abitazione. Momenti di puro terrore per l’ostaggio: la donna è stata legata mani e piedi ad una sedia con dei cavi di fili elettrici, e minacciata dai banditi che, evidentemente, avevano studiato nel dettaglio il piano poi messo a segno.



Un fatto appare chiaro. I malviventi sapevano dove e quando colpire. Conoscevano le abitudini dei residenti, e - non a caso - hanno deciso di entrare in azione vedendo partire per Foggia i due residenti, marito e moglie, diretti (lo si è appreso nelle ore succesive alla scoperta del raid) ad un funerale fuori regione. La rapina, stando a prime valutazioni, ammonterebbe a circa 200mila euro tra contanti, gioielli e altri valori custoditi in casa. Un colpo da professionisti, che - questo è ora il sospetto sul quale stanno lavorando gli uomini della Squadra mobile di Napoli - avrebbero agito grazie a soffiate e informazioni di qualcuno che conosceva non solo lo stato dei luoghi, ma anche gli abitudinari movimenti dei proprietari. E soprattutto la trasferta fuori città della coppia dei residenti.

A scoprire e soccorrere la colf sono stati i poliziotti del commissariato Posillipo, dopo l’allarme dato dagli stessi proprietari rientrati a casa. Gli agenti, transitando lungo via Villanova, hanno così scoperto la donna legata sul terrazzino di casa, e dopo essersi arrampicati al primo piano hanno lanciato l’allarme in Questura. Subito dopo sono arrivati gli esperti della Scientifica, che hanno acquisito i rilievi. La cameriera georgiana, in stato di choc, è stata interrogata solo nelle ultime ore, fornendo quei pochi dettagli utili all’indagine, coordinata dalla Procura di Napoli. Al momento dell’irruzione nell’appartamento i proprietari erano fuori casa: marito e moglie erano partiti per la Puglia, per partecipare ad un funerale. Quando sono rientrati si sono insospettiti: la chiave della porta di casa non riusciva ad aprire, e proprio in quel momento - vedendo transitare una pattuglia della polizia - hanno lanciato l’allarme. Per qualche minuto si è anche temuto il peggio, considerato che nell’appartamento i residenti sapevano che era presente la collaboratrice domestica.

La colf, dopo essere stata liberata, è stata trasportata in ospedale, al Fatebenefratelli per le escoriazioni riportate ai polsi e alle caviglie con i fili elettrici. Poco dopo è stata dimessa. Indagini a 360 gradi, che non escludono alcuna pista. La Scientifica ha anche acquisito alcuni impianti dei sistemi privati di videosorveglianza di alcuni palazzi della zona. Indagini condotte dalla Squadra mobile.
 
Ultimo aggiornamento: Venerdì 31 Luglio 2020, 08:51
© RIPRODUZIONE RISERVATA