Colera, l'epidemia del 1973: quando gli americani "salvarono" Napoli, e la giornalista del Guardian finse di essere malata.

Colera, l'epidemia del 1973: quando gli americani "salvarono" Napoli. E la giornalista del Guardian finse di essere malata

di Mario Fabbroni
I vaccini scarseggiavano in quel 1973, anno del colera a Napoli. Così furono gli americani, attraverso la Us Navy, a far arrivare sotto al Vesuvio gran parte delle scorte previste per i loro soldati impegnati nella guerra del Vietnam. Si videro anche per la prima volta le pistole mediche, che sparavano il siero anti-vibrione. Un milione di dosi offerte alla popolazione partenopea.

Scene e aneddoti contenuti anche nello Speciale del Tg1 firmato da Gennaro Sangiuliano per i 40 anni dall'epidemia in Campania e Puglia (24 morti a Napoli e 9 a Bari). Come quello della giornalista del quotidiano britannico The Guardian che assunse compresse in grado di provocare la diarrea per raccontare dall'interno degli ospedali le cure prestate agli oltre mille ricoverati. Oppure come la rivolta contro l'assessore comunale ai cimiteri, che era quel Paolo Cirino Pomicino poi diventato ministro: la gente pensava che si occultassero decine di cadaveri, che il morbo fosse come la peste. Ma non era vero. 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 4 Ottobre 2018, 11:50
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