Dal "culto dei morti" ai "morti cult": a Napoli il defunto riposa nella cornice del quadro preferito, che diventa urna per le ceneri

Dal "culto dei morti" ai "morti cult": a Napoli il defunto riposa nella cornice del quadro preferito, che diventa urna per le ceneri

di Mario Fabbroni
Il caro estinto ora resta in casa, anzi si potrà appendere a una parete. Non è un film tipo "Frankestein Junior" quanto una soluzione maledettamente seria proposta dall'imprenditore funebre napoletano Gennaro Tammaro. Perché da oggi le ceneri dei propri cari si potranno esporre dentro una “urna quadro” che permetterà a chi la sceglie di sostituire la classica urna con un dipinto o una foto individuati anche in base ai gusti (e alle ultime volontà) della persona morta.
"Siamo dell’idea che un dipinto, un’immagine ma anche un colore rappresentino un’emozione e un ricordo davvero particolari", dice Tammaro, che ha portato all’ombra del Vesuvio anche soluzioni creative come l’urna che diventa un albero e quella realizzata in sabbia per la dispersione delle ceneri a mare. Tammaro è stato anche il primo impresario funebre campano a offrire il servizio di “cremazione certificata”, con il puzzle a forma di cuore diventato ormai famoso.
Le "cornici urna" importate da Tammaro sono tutte realizzate in legno, alcune con possibilità di rivestimento in pelle. Di pregiata manifattura, hanno una capacità contenitiva di 4,8 litri e una dimensione di 70x50 centimetri, con uno spessore di 3,5 centimetri.
Ovviamente ogni cornice pretende il suo quadro. Anzi, forse mai come in questo caso estremo si comprende la celeberrima battuta di Totò: quando, nei panni del pittore-copista Scorcelletti, il Principe della Risata amava chiosare le proprie scelte artistiche con un "la cornice è la morte sua"....
 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 7 Giugno 2018, 10:42
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