Bambino morto a Napoli, il dolore della madre: «Pietà per Samuele, non potrò mai perdonarmelo»

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Un bambino di quattro anni precipitato dal balcone della sua casa, forse spinto da un collaboratore domestico - come suggerisce la direzione presa dalle indagini -  e una famiglia che piomba nel dolore insieme a tutta la comunità che le si stringe attorno. Non si dà pace Carmen, la mamma del piccolo Samuele che venerdì mattina era con lui nell'appartamento che affaccia su via Foria, a Napoli, e si è vista crollare il mondo addosso quando il piccolo è volato di sotto. Ritenuto gravemente indiziato dell'omicidio è Mariano Cannio, 38enne incensurato che in quel momento stava facendo le pulizie nella casa della famiglia di Samuele.

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«Non posso perdonarmelo», ripete mamma Carmen alla famiglia e alle persone del quartiere che - pur non conoscendola di persona -  non possono che partecipare a una tragedia che ha lasciato tutti senza fiato. Come riporta Melina Chiapparino sul Mattino, i genitori di Samuele, da ieri, sono stati accolti nei locali di un'associazione vicino casa per ritrovare la loro privacy in un luogo lontano da inquirenti e giornalisti. Una famiglia che, a testimonianza degli abitanti del quartiere, era il ritratto della felicità. Tornati da poco dalle vacanze a Praia a Mare, eccitati per l'imminente nascita di un secondo figlio che vedrà la luce tra un mese.

Mamma Carmen sempre accanto al figlio, che difficilmente perdeva di vista. 

 

Per strada, sul marciapiede sotto il balcone da cui è caduto il bambino, sono stati depositati fiori, lettere e peluches. «Nel rispetto dell’immenso dolore della famiglia, preghiamo giornalisti e curiosi di non fare pellegrinaggi e sciacallaggio mediatico» si legge sul foglio bianco affisso ieri dagli amici di famiglia di Giuseppe e Carmen. 

La stessa madre di Samuele ha chiesto pietà a stampa e tv, domandando di non pubblicare più foto e video del bambino. 


Ultimo aggiornamento: Lunedì 20 Settembre 2021, 13:19
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