Napoli, muore al pronto soccorso dopo 6 ore d’attesa e dolori lancinanti

Muore al pronto soccorso dopo 6 ore d’attesa e dolori lancinanti

di James Perugia
È arrivato al pronto soccorso alle 14.30, con forti addominali. Non ha più fatto ritorno a casa. Eduardo Estatico, 72 anni, è morto alle 21 di sabato sera all’ospedale San Paolo di Napoli. Alle 20 gli era stata fatta una tac, e poi il paziente è andato in arresto cardiaco. 

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori l’uomo era già stato portato nello stesso ospedale 3 giorni prima e poi rilasciato, dopo alcuni accertamenti. Fonti interne all’ospedale sostengono, invece, che gli fosse stata indicata la necessità di un ricovero, ma Estatico si sarebbe rifiutato. Quando è tornato, sabato, gli è stato assegnato un codice giallo. L’uomo ha atteso 6 ore in condizioni critiche.

Una tragedia che tocca una città in piena emergenza sovraffollamento negli ospedali. È della settimana scorsa la visita a sorpresa del ministro della salute Giulia Grillo all’ospedale Cardarelli di Napoli, dove ha trovato «persone ammassate l’una sull’altra». Grillo ha istituito un tavolo al ministero per affrontare la questione sovraffollamento. Ma il problema non riguarda solo la Campania. Sempre la settimana scorsa il presidente della commissione Sanità della Regione Lazio, Giuseppe Simeone ha denunciato la «situazione vergognosa» di Roma e provincia, con strutture ospedaliere fortemente congestionate. Un contesto che va gestito perché non si verifichino più tragedie come quella del signor Estatico: «Non chiediamo niente, solo giustizia - ha detto suo figlio Salvatore - e denunciamo l’indifferenza che abbiamo trovato in quell’ospedale».
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 11 Febbraio 2019, 07:46
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