Muore dopo il contagio da coronavirus, la figlia: «Ecco cosa mi restituiscono di lei. Chi nega possa sentire il rumore del cuore in frantumi»

Muore dopo il contagio da coronavirus, la figlia: «Ecco cosa mi restituiscono di lei. Chi nega possa sentire il rumore del cuore in frantumi»

di Silvia Natella

«Ecco ciò che mi restituiscono di mia madre morta di Covid». Questa frase scritta su Facebook dalla giornalista Moira Perruso accompagna la foto di un sacchetto rosso, di quelli che non si possono aprire perché infetti. La busta contiene gli indumenti della madre, morta pochi giorni fa in ospedale. Con un lungo e straziante post la donna racconta che tra le 45mila vittime italiane del coronavirus, di cui molto spesso non si conoscono storie e nomi, c'è la sua mamma. Da qui l'appello ai negazionisti affinché possano sentire «il rumore del cuore in frantumi».

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«Ai miei piedi - si legge nel post - ciò che mi restituiscono di mia madre... Non posso nemmeno buttarmi a capofitto su quegli abiti per sentire ancora una volta il suo odore, sono infetti... Per chi nega, per chi specula, per chi non ha protetto: che possiate sentire anche voi il rumore del cuore in frantumi». Le persone portate via dal virus durante la prima e la seconda ondata della pandemia aumentano e a ogni bollettino capita di dimenticarsi che dietro i numeri ci sono storie e famiglie. 



 

La madre di Moira aveva 83 anni e viveva a Buccinasco, nell'hinterland di Milano. Abitava con il marito al quarto piano di un palazzo senza ascensore ed è rimasta contagiata, ancora non si sa come. «Ha iniziato ad avere dei dolori allo stomaco, tant’è vero che pensavamo si trattasse di un problema intestinale».

Poi il ricovero per la difficoltà a respirare: «Le avevano messo il casco Cpap, ma lo scorso sabato ci avevano chiamato per comunicarci che l’avrebbero dimessa presto perché la saturazione era buona». Una speranza durata poco perché la situazione è precipitata all’improvviso l'11 novembre.

In un altro post Moira descrive così la mamma: «La voce narrante della mia vita è morta. Colei che sapeva leggere il mio cuore è andata via. Il Covid si è preso il mio mondo, l'amore assoluto della mia vita. Nelle sue mani ero traslucente: ancora prima di dire lei vedeva, sapeva. Mamma mia, caro amore, se solo avessi saputo che stavamo facendo tutto per l'ultima volta ti avrei detto, ancora, ti amo». Dal Policlinico di San Donato Milanese, dove era ricoverata, è arrivato quel piccolo sacchetto rosso. 


Ultimo aggiornamento: Lunedì 16 Novembre 2020, 12:51
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