Napoli, sbaglia il bonifico e paga la multa 2.870 euro: da un anno in attesa di rimborso

Sbaglia il bonifico e paga la multa 2.870 euro: no al rimborso

di Nunzia Marciano
Pagare per errore una multa 100 volte il suo valore e aspettare da più di un anno che alla richiesta di legittimo rimborso qualcuno si degni di provvedere. Accade a Napoli. O meglio, è accaduto un anno fa, appunto, quando il centauro napoletano Alfredo Barbatelli s'è trovato sullo scooter la brutta sorpresa: è la multa stradale, infatti, dopo la Tari, la tassa più odiata in assoluto. E forse qualche motivo c'è, se si pensa allo stato di salute, si fa per dire, delle strade di Napoli dove si incorre sanzioni amministrative.

La prassi è ben immaginabile: immaginate, infatti, di trovarvi la multa magari sullo scooter, di imprecare per una mezz’ora e poi di pagare subito la multa per non subire anche la beffa della maggiorazione e approfittare almeno dello sconto. Per errore, però, immaginate di pagare 2.870 euro invece di 28,70 euro. Tutta colpa di una virgola. 


Cosa fareste? Quello che ha fatto Barbatelli: richiesta di rimborso al Comune di Napoli. Dopo un anno (i fatti risalgono al 1 febbraio 2018) dei 2.471,30 euro pagati in più neppure l’ombra: «Già la multa mi aveva parecchio innervosito - racconta oggi il centauro protagonista della vicenda - Ero in piazza Vanvitelli, dove i vigili sono particolarmente intransigenti e mi elevarono un verbale perché parcheggiai lo scooter poco fuori le strisce bianche. In realtà ricordo che proprio a loro avevo chiesto se potevo parcheggiare così e per questo mi innervosii un bel po’».

Rabbia o non rabbia, la multa c’era e andava pagata: «Tornai in ufficio e subito pagai la multa, cosa che faccio sempre quando ricevo un giusto verbale - continua Barbatelli - ma un paio di giorni dopo, andando a vedere l’estratto conto della banca, notai che era stato emesso un pagamento di 2.870 euro. Fu la mia banca a dirmi che i soldi erano stati versati sul conto corrente del Comune di Napoli per il pagamento delle Multe».


Barbatelli si reca allora al comando dei vigili urbani dove presenta regolare richiesta di rimborso via mail, grazie proprio all’aiuto dei vigili. Gli stessi però, non gli danno molte speranze sulla celerità del tutto: «Il giorno dopo sono ritornato al comando e ancora una volta hanno cercato di darmi una mano rifacendomi presentare la richiesta per protocollarla direttamente lì, ma già allora mi dissero che per motivi di bilancio non avrebbero potuto fare subito il rimborso ma sarebbero trascorsi anni. Per ora ne è passato uno e ancora sono in attesa di conoscere lo stato della pratica ma nutro poche speranze di rivedere i miei soldi».


In effetti la situazione è ingarbugliata: come spiegato infatti, dal comandante dei vigili di Napoli, Ciro Esposito, da sei anni il servizio non fa più capo ai vigili ma a un apposito ufficio di servizio finanziario; «è previsto che torni nelle nostre competenze ma per adesso non ce ne occupiamo noi», dice Esposito. La domanda va allora rigirata a Gaetano Camarda, responsabile del citato ufficio: «In realtà ci sono tantissime pratiche di rimborso, come è facile immaginare». E questo è facile davvero immaginarlo. La questione sono però i tempi: «Il problema è che i rimborsi dipendono dalla situazione di bilancio del Comune di Napoli e dalla cifra messa a disposizione che di solito coincide con quella sborsata l’anno precedente, per non avere fondi bloccati. Fatta la verifica della veridicità e correttezza dei documenti - spiega ancora Camarda - i tempi dovrebbero essere di un paio di mesi, a patto che non ci siano intoppi e ci siano i soldi». Nel caso di specie, i documenti ci sono tutti, gli intoppi non è un dato conoscibile su due piedi mentre per i soldi nelle casse del Comune è plausibile che non ve ne sia neppure l’ombra.

A onor del vero, va dato atto della disponibilità di Camarda di interessarsi alla vicenda e provare a capirne di più. Per adesso, però, del rimborso ancora nulla a riprova che la mano amministrativa è abile a intascare; molto, molto, meno a rimborsare.
Ultimo aggiornamento: Domenica 3 Febbraio 2019, 21:57
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