Mottarone, lo zio del piccolo Mattia attacca: «I politici fanno rabbia, i responsabili sono loro»

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Sono parole dure quelle di Corrado Guzzetti, ristoratore di Vedano Olona (Varese) ed ex cognato di Vittorio Zorloni, una delle vittime della tragedia della funivia al Mottarone. Zorloni è morto a 55 anni insieme alla compagna Elisabetta Personini, 37 anni, e al loro bimbo Mattia di 5 anni, ad appena un mese dal loro matrimonio.

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L'uomo, zio del piccolo Mattia, morto a 5 anni, ha espresso la sua rabbia con l'agenzia ANSA. «Non si può morire portando la famiglia in un posto tranquillo, o cadere da un ponte, le condoglianze della politica mi fanno solamente più rabbia, perché la responsabilità di queste tragedie è la loro», ha detto Guzzetti

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«Scriva tutto, senza filtri, io non ho paura di niente, mi viene la nausea a ricevere le telefonate di condoglianze, a vedere le sfilate dei politici in TV, dopo quello che è accaduto», dice Guzzetti, fratello della ex moglie di Vittorio Zorloni e zio di Angelica, figlia maggiore dell'uomo, e che si sente a tutti gli effetti anche zio di Mattia. «Vittorio sarebbe diventato nonno per la seconda volta a breve», spiega Corrado, scosso e commosso, ma anche combattivo, «i politici si devono vergognare, avere la decenza di non chiamare, che si tratta solo di pubblicità per le elezioni». Nel nostro Paese, secondo Guzzetti «ci si occupa delle cose quando è troppo tardi, mentre la gente rischia di morire per un momento di serenità».

Era una famiglia allargata serena quella degli Zorloni, come hanno confermato anche conoscenti dell'ambiente frequentato dal piccolo Mattia, come la sua scuola, la Silvio Pellico di Vedano Olona (Varese).

Lì i compagni di asilo e anche gli scolari più grandi, ieri hanno tappezzato banchi e pareti di disegni e pensieri. «Disegnamolo ad Angelo, da appiccicare al vetro, così può guardare il cielo e le nuvole», il pensiero di un suo piccolo amico di asilo, mentre in molti gli hanno dedicato prati, fiori, ritratti di famiglia. «Caro piccolo Mattia, maldetta quella funivia», ha scritto una giovanissima studentessa, «magari se ci fosse stata la pioggia non te ne saresti ancora andato via». E ancora «ho baciato il cielo», i suoi amici con cui ogni giorno giocava ad arrampicarsi, «sono sicuro sarà con mio nonno» e, «è un angelo blu».


Ultimo aggiornamento: Martedì 25 Maggio 2021, 16:16
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