Acqua alta a Venezia, piena di 145 cm e città allagata: «Il Mose non è entrato in funzione». Ecco perché

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Venezia allagata, con l'acqua alta che ha toccato una massima di 145 centimetri: e il Mose, il sistema di dighe che doveva evitarlo, non è attivo. La rilevazione di 122 centimetri di questa mattina del punto mareografico di Punta della Salute è stata superata col passare dei minuti, con un picco di 135 centimetri intorno alle 15 e di 145 a Chioggia. «Sono al Centro Maree per seguire l'evolversi della situazione: il prossimo massimo di 145 centimetri è alle 16.40, a causa del rinforzo anomalo del vento. Il sistema Mose non è attivo», aveva scritto questa mattina in un tweet il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro.

 

«La situazione è terribile, siamo sotto l'acqua in maniera drammatica», dice all'ANSA Carlo Alberto Tessein, Procuratore della Basilica di San Marco, a Venezia, in relazione all'acqua alta senza l'entrata in funzione del Mose. «Il nartece è completamente allagato - spiega, raccontando i danni nell'edificio sacro - e se il livello sale ancora andranno sotto anche le cappelle interne». Il centro sarebbe invece protetto dal cosiddetto 'baby Mose', che però garantisce solo fino a 130 centimetri.

PERCHE' NON SI E' AZIONATO «Perché oggi il Mose non è stato azionato? Siamo in una fase sperimentale, nella quale si alza quando c'è una previsione di 130 centimetri: l'allerta viene data 48 ore prima, per permettere non solo di emettere le ordinanze per la navigazione ma anche per convocare le squadre operative», ha spiegato al Gazzettino Cinzia Zincone, a capo del Provveditorato alle opere pubbliche del Nordest. «Infatti, nonostante a Venezia si parli di 'strucare el boton' (pigiare il bottone), in realtà l'operazione nasce con molto anticipo e va preparata sottolinea -.

Fino a questa mattina le previsioni non arrivavano a 130, e quando sono cambiate si era fuori tempo massimo. Si prevede che possano esserci margini di errore, ma non così ravvicinato». 

COMMERCIANTE: CON MAREA A 145 CM AVRO' 15MILA EURO DI DANNI «Sto correndo in Piazza San Marco: se la marea arriverà a 145 centimetri io avrò almeno 15 mila euro di danni», le parole all'ANSA di Claudio Vernier, responsabile del Bar Gelateria al Todaro e Presidente dell'Associazione Piazza San Marco, parlando dell'acqua alta che oggi ha invaso il centro storico lagunare per la non messa in funzione del Mose. «È drammatico e vergognoso non considerare un'acqua alta eccezionale di questo tipo - accusa -. La previsione di almeno 125 centimetri di massima c'era già da ieri, quindi non alzare le paratoie è stata una decisione quantomeno opinabile». Per Vernier «si sta giocando a dadi con l'economia della città insulare, senza parlare della situazione ancor peggiore di Chioggia. Abbiamo qualcosa che funziona e in una situazione del genere si decide di non usarlo». «Averlo e non utilizzarlo - rincara - è inconcepibile, perchè 5 centimetri in più a Venezia fanno la differenza». 


Ultimo aggiornamento: Martedì 8 Dicembre 2020, 16:59
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