Morto Mauro da Mantova, il no-vax de La Zanzara. Era negazionista, lo ha ucciso il Covid

Cruciani su Instagram: "Testa dura, ma gli volevamo bene. Buon viaggio, ovunque tu sia"

Morto Mauro da Mantova, il no-vax de La Zanzara. Era negazionista, lo ha ucciso il Covid

Non ce l'ha fatta Maurizio Buratti, detto Mauro da Mantova, il no-vax 61enne spesso ospite della trasmissione radiofonica La Zanzara, su Radio 24, con Giuseppe Cruciani e David Parenzo, e noto di recente per le sue posizioni negazioniste sul Covid. Buratti era ricoverato da qualche settimana all'ospedale di Borgo Trento di Verona.

«Dopo il tampone di Natale tocca a quello di Capodanno. Rischiamo di finire tutti in quarantena»

Mauro da Mantova è stato ucciso da quel Covid di cui aveva sempre negato l'esistenza. Nel suo ultimo intervento alla trasmissione di Radio 24 Buratti si era vantato di aver fatto «l'untore», aggirandosi in un supermercato di Mantova con 38 di febbre e la mascherina abbassata. Ricoverato in terapia intensiva in gravi condizioni, non aveva mai fatto marcia indietro sulle sue convinzioni: è deceduto ieri sera intorno alle 22.

61 anni, carrozziere, originario di Curtatone e residente del capoluogo virgiliano, Buratti era stato ospite anche in talk show nelle televisioni locali, trasformandosi nell'idolo dei negazionisti. Da oltre un mese era ricoverato in terapia intensiva al Polo Confortini del nosocomio veronese convinto a presentarsi da Giuseppe Cruciani: Buratti infatti aveva raccontato di essersi rifiutato di andare all'ospedale di Mantova perché «ci sono i comunisti», ma le sue condizioni si erano aggravate subito, aggredito da una polmonite bilaterale. 

 

Cruciani: testa dura, ma gli volevamo bene

«Mauro non c'è più. Ho sperato, abbiamo sperato, che la sua pellaccia ancora una volta potesse vincere su tutto. Niente. Era una testa dura, e quella maledetta settimana è stata forse fatale. Aveva deciso di campare in un certo modo, nessuno lo avrebbe fermato e la nostra grande comunità gli voleva bene nonostante le sue storture, le sue teorie, i suoi umori», il commento di Giuseppe Cruciani sul suo profilo Instagram.

«Conservo nel cuore tutti i tuoi messaggi di insulti, le contumelie e le lunghe conversazioni al telefono quando eri più calmo. Eri Belvaman, volevi essere Re, l'interventista radiofonico per eccellenza, eri felice quando qualcuno ti riconosceva per strada e ti chiedeva un selfie. Eri, sei, Mauro da Mantova. Ti abbiamo preso in giro, ci hai insultato, ce ne siamo dette di tutti i colori fino alle soglie di un tribunale, ma ci siamo divertiti come mai nella vita. E oggi ho ricevuto un colpo al cuore. Prevale il vuoto, nell'anima, e penso - conclude Cruciani - a quello schermo in radio dove non ci sarà più scritto: Mauro da Mantova, vuole intervenire. Ciao Maurone, ovunque tu sia».

 

Anche David Parenzo, sui suoi profili social, ha detto la sua sull'addio a Mauro da Mantova: «Riposa in pace ovunque tu sia - scrive Parenzo sui social - vecchio complottista.

Spero solo che la tua triste storia serva da esempio a tutti coloro che ancora alimentano dubbi sull'efficacia dei vaccini». 


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 29 Dicembre 2021, 15:02
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