È stato ritrovato da un collega di lavoro, impiccato in una sala del locale in cui lavorava. Nessuno riesce a spiegarsi il perché di un gesto così estremo commesso da un giovane di 20 anni. La tragedia è avvenuta nel pomeriggio di martedì 29 novembre a Pescara nel Market Bistrot. Il locale era ancora chiuso al pubblico, ma il ragazzo, un giovane cubano che dava una mano in sala e cucina, era entrato comunque.
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La scoperta drammatica
Poco dopo è giunto sul luogo di lavoro un collega che ha fatto la drammatica scoperta. Una volta entrato nel locale, l'uomo si è trovato di fronte a uno spettacolo terribile, dando subito l'allarme chiamando la polizia e i soccorsi. Ma i sanitari, dell'ambulanza intervenuta, non hanno potuto fare altro che accertare il decesso. Per il giovane non c'era più niente da fare.
Madre disperata
Nel frattempo gli agenti della squadra volante, coordinati dal dirigente Pierpaolo Varrasso, hanno effettato i primi rilievi e ascoltato le testimonianze delle persone più vicine al giovane. «Un ragazzo tranquillo, gentile, sempre sorridente, un grande lavoratore» così lo ha descritto il titolare del locale, sconvolto da quanto è successo. Così come la madre del ragazzo che, piangendo, in piedi fuori dal locale, continua a pregare e a ripetere «Dio, Dio perché me lo hai portato via». Le indagini delle forze dell'ordine proseguono per effettuare una serie di accertamenti, ma, dalle prime ipotesi, si cerca di far luce soprattutto su una situazione di forte disagio che possa aver portato il giovane al suicidio.
Ultimo aggiornamento: Sabato 18 Marzo 2023, 19:22
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