«Ha ucciso mia figlia e poi è scappato in Brasile: ora estradatelo come Cesare Battisti»

«Ha ucciso mia figlia e poi è scappato in Brasile: ora estradatelo come Cesare Battisti»
«Mi auguro che questo Governo, che ha promesso di voler riportare in patria tutti i latitanti, possa far tornare in Italia, come ha fatto con Cesare Battisti, anche l’uomo che ha ucciso mia figlia. Mi appello alla politica perché ascolti un padre che non ha più pace. Purtroppo la giustizia, finora, non mi ha dato risposte». Roberto Durastante, padre di Barbara, la 42enne residente località Fol, a Belluno, morta nello schianto contro un albero in via Vittorio Veneto la sera del 19 dicembre 2017, torna alla carica sulle sorti giudiziarie di Evandro Gonsalves Galhardo, il 40enne brasiliano, all’epoca vicino di casa di Barbara, fuggito rapidamente nel suo paese d’origine subito il dramma. La vicenda è raccontata dall'edizione di Bellino de Il Gazzettino.

I rilievi di legge erano stati svolti dai carabinieri di Belluno, che sono stati più volte in via Vittorio Veneto, all’altezza del platano contro il quale nel 2017 si era schiantata la Fiat Uno. Secondo la ricostruzione, verso le 21 l’utilitaria a bordo della quale viaggiavano i due - l’uomo alla guida e la 42enne optometrista nativa di Roma sul sedile passeggero - si stava dirigendo verso Ponte nelle Alpi, partita all’altezza del bar Belluno, in fondo a via Simon da Cusighe. Avevano da poco passato il centro Millennium quando, poco dopo il bar Mendoza, l’auto è uscita autonomamente di strada. Ha divelto i cartelli stradali che si trovavano sulla destra, subito dopo il semaforo dell’attraversamento pedonale, e si è poi schiantata contro l’albero davanti al negozio Original Marines. Il prelievo del sangue, all’ospedale San Martino ha evidenziato un tasso alcolemico di tre grammi per litro di sangue.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 18 Gennaio 2019, 15:55
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