Moro, l'ex brigatista Balzerani: "Ormai fare la vittima è un mestiere". E' polemica
L'incontro, organizzata dalla Libreria Majakovskij, fissato il giorno stesso dell'anniversario della strage di via Fani, ha suscitato polemiche e proteste da parte di parlamentari del centrosinistra, tra cui Gabriele Toccafondi, e di consiglieri comunali del centrodestra, indignati per l'iniziativa. Stamani l'ex terrorista che non si è mai ufficialmente pentita né dissociata dalle Brigate rosse, ha condiviso sul suo profilo Facebook una fotografa scattata ieri sera da una partecipante tra il pubblico alla presentazione del suo libro che reca la discalia «Barbara Balzerani in cattedra». Nella foto si vede Balzerani seduta a un tavolo con alle spalle una bandiera rossa con la scritta «Viva Lenin» accompagnata dalla falce e martello. A commento della foto, l'ex brigatista ha scritto: «Ironia della nostra fotografa preferita a parte, grazie ai compagni del Cpa e ai partecipanti tutti per la densa serata! Con Lenin e il suo 'Che fare?' a echeggiare».
Nei giorni scorsi, sempre sulla sua pagina Facebook, Balzerani, in riferimento all'anniversario della strage di via Fani, aveva scritto: «Chi mi ospita oltre confine per i fasti del 40nnale?». Una dichiarazione che ha registrato reazioni indignate, a partire da quella di Maria Fida Moro, primogenita dello statista democristiano ucciso dalle Br.
«Che palle il quarantennale lo dico io, non i brigatisti. E non Barbara Balzerani. Loro dovrebbero solo starsene zitti». Ha detto in un video-appello intitolato «Adesso Basta». «Io posso lamentarmi del quarantennale. Io che non l'ho provocato ma l'ho subito. E ho il titolo per dirlo. Anche solo per la semplice ragione che mi dà dolore. Ma la signora Barbara Balzerani non può dirlo perché lei è tra coloro che l'hanno provocato. E, quindi, si tiene i risultati di quanto messo in atto», ha detto la figlia di Moro.
Ultimo aggiornamento: Sabato 17 Marzo 2018, 20:52
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