La battaglia di Micol: «Un buco in pancia non mi fermerà, vi racconto il morbo di Crohn»

La battaglia di Micol: «Un buco in pancia non mi fermerà, vi racconto il morbo di Crohn»

di Vittorio Pierobon
A febbraio sfilava tra due ali di folla in piazza San Marco, nel corteo delle Marie, le belle ragazze che sono il simbolo del Carnevale veneziano. Portava la fascia di Maria del Gazzettino, quella più votata dai lettori, la più amata dai veneziani. A maggio era in sala operatoria che lottava tra la vita e la morte. Ora è seduta sul divano di casa, vicino a Sant'Aponal nel cuore di Venezia, a poche decine di metri da Rialto, e parla serena e felice, nonostante il suo percorso di guarigione sia ancora lungo e doloroso.

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Non ha nulla da nascondere, vuole che tutti sappiano, che tutti vedano che si può vivere normalmente anche con la stomia, l'apertura addominale che consente di liberare l'intestino. Micol Rossi è un tipo tosto. Una ragazza di 26 anni che ha trascorso quasi metà della sua vita a lottare.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 10 Agosto 2018, 13:44
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